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mer 24.09 2025 – dom 28.09 2025

DIG Festival 2025

Dove

Modena
Modena

Quando

mercoledì 24 settembre 2025 – domenica 28 settembre 2025

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È un punto di riferimento mondiale per reporter, giornalisti di inchiesta, registi e produttori indipendenti e un’esperienza unica di approfondimento e informazione anche per il suo pubblico sempre più ampio e generalista: in dieci anni DIG Festival è diventato il più importante festival di giornalismo investigativo e di cultura contemporanea in Europa, con oltre 13mila presenze all’ultima edizione, la più partecipata di sempre.
La nuova edizione di DIG Festival, dal 24 al 28 settembre, porta a Modena oltre 100 eventi in cinque giorni, con ben 113 speaker di cui oltre la metà sono donne: il Festival offre le sue eccezionali rassegne cinematografiche, con la selezione del meglio dell’inchiesta, del reportage e del documentario a livello mondiale, sia video, sia audio.
Civili, giornalisti e operatori sanitari; case, scuole, ospedali e quartieri residenziali: da mesi sono tutti “targets”, ed è proprio questo il titolo e la parola chiave dell’XI edizione. Due anni dopo il 7 ottobre 2023, Gaza è ancora il luogo in cui i giornalisti fanno testamento; come hanno scritto Reporter senza frontiere e Avaaz, al ritmo con cui l’esercito israeliano uccide i giornalisti a Gaza, presto non ci sarà più nessuno a tenerci informati. Durante DIG Festival si parlerà di genocidio e guerre, crisi climatica, estremismi e nuovi fascismi, diritti civili, criminalità organizzata, intelligenza artificiale, attacco alla libertà di informazione, attacco alla giustizia, il futuro di internet. «Assistiamo, inermi e assuefatti, al più grande massacro di operatori dei media nella storia dell’umanità, ma anche allo svelamento definitivo di un’informazione e di un dibattito culturale deboli e troppo spesso asserviti – afferma il giornalista investigativo Alberto Nerazzini, direttore di DIG Festival – Mentre il giornalismo mainstream e la politica si incagliano sui termini “giusti” da usare, su cosa sia “divisivo” e cosa no, DIG Festival non si arresta e si conferma un presidio di libertà, approfondimento e confronto, un rifugio sicuro per chi racconta e denuncia, e per un pubblico che vuole dati, fonti serie, storie e voci silenziate».
Per la prima volta due “Watchdog” di DIG Festival 2025: il watchdog è il simbolo del giornalismo che monitora, presidia e non si piega. Per questa edizione è stato chiesto agli artisti Atak e DEM di realizzare due cani che potessero interpretare questo ruolo. Illustratore, fumettista, graphic designer e giornalista, Atak è considerato uno dei più brillanti esponenti della scena dell’arte contemporanea berlinese; Marco Barbieri, in arte DEM, è un artista eclettico che si aggira nelle vie delle città lasciando le tracce e i simboli di una sacralità arcana nei suoi murales, installazioni, dipinti e disegni. I due artisti esporranno le loro opere in una mostra collettiva, curata dalla Galleria D406.
A DIG sono previsti oltre quaranta talk pubblici con ospiti di primo piano nazionali e internazionali, alcuni dei quali organizzati in collaborazione con realtà del giornalismo mondiale come BBC, Financial Times e JournalismFund. Tra gli ospiti, lo scrittore e giornalista Marco D’Eramo; Louis Theroux, documentarista, giornalista e presentatore televisivo della BBC che presenterà il suo ultimo film realizzato in Cisgiordania; Anabel Hernández, la più importante giornalista investigativa messicana; Djarah Kan, scrittrice; la saggista Oiza Q Obasuyi, esperta di diritti umani; l’autore ed esperto di estremismo di destra Valerio Renzi e il giornalista russo di opposizione Ilia Shumanov; lo scrittore Wu Ming 1Valerio Nicolosi, giornalista e reporter specializzato in progetti audio. Il medico Maurizio Bini, direttore del centro di fertilità e di disforia di genere al Niguarda di Milano, sarà protagonista di un panel collegato alla proiezione del documentario dedicato al suo lavoro, GEN_ di Gianluca Matarrese, unico film italiano in concorso al Sundance Film Festival di quest’anno. Lotta alla mafia, stragi, depistaggi e revisionismi al centro dell’incontro con il senatore della Repubblica ed ex magistrato Roberto Scarpinato. Attesissimo poi il ritorno di Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, protagonista della lectio inaugurale del 2024; la sua presenza conferma l’attenzione che il Festival ha dedicato fin da subito al genocidio a Gaza, che anche quest’anno sarà al centro della programmazione, con momenti e film in anteprima. E ancora Silvia BoccardiDonata Columbro, l’attivista palestinese Mohammad Hureini e i membri del direttivo di DIG: Alberto Nerazzini (presidente), Valerio Bassan (vicepresidente), Francesca Coin, Davide Fonda, Philip Di Salvo.
Il talk Odio digitale, violenza reale: il racconto giornalistico contro il sessismo online è realizzato con il supporto di Coop Alleanza 3.0, storico sostenitore del DIG Festival che quest’anno ha deciso di dedicare un ulteriore investimento, diretto a facilitare la partecipazione ai tanti eventi del Festival di alcune firme emergenti del giornalismo investigativo italiano. Un’iniziativa inedita, grazie alla quale si offre a giovani professionisti e professioniste la possibilità di partecipare a momenti formativi e incontrare autori di primo piano nel settore, nazionali e internazionali.
DIG è anche cinema e grandi documentari: per cinque giorni nelle sale dello storico Cinema Astra saranno proiettati i film finalisti nelle cinque categorie video dei DIG Awards, alla presenza degli autori che raggiungeranno Modena da ogni parte del mondo. Oltre ai titoli in concorso, il Festival presenta come ogni anno una ricca sezione di film e anteprime extra, utilizzando anche gli spazi della Sala Truffaut. Tre mattine (24, 25 e 26 settembre) sono dedicate alle scuole secondarie di secondo grado di Modena e Bologna, con l’adesione di 7 istituti e quasi 1000 studenti, invitati a partecipare alle proiezioni di documentari e video inchieste, seguite dagli incontri in sala con gli autori.

Scritto da LR