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gio 27.11 2025 – dom 30.11 2025

Valter Malosti: Castelli di rabbia

Dove

Arena del Sole
Via Indipendenza 44, 40121 Bologna

Quando

giovedì 27 novembre 2025 – domenica 30 novembre 2025

Quanto

€ 30-7

Contatti

Sito web

Valter Malosti per il suo nuovo spettacolo sceglie di adattare per il teatro il romanzo Castelli di rabbia, l’esordio narrativo di Alessandro Baricco, best seller che a oggi ha venduto oltre mezzo milione di copie e che si è aggiudicato il Prix Médicis étranger e il Premio Selezione Campiello.

Una coproduzione internazionale che ha debuttato in prima assoluta il 17 ottobre a Rijeka e che ora arriva sul palcoscenico della Sala Leo de Berardinis dell’Arena del Sole di Bologna in prima nazionale dal 27 al 30 maggio e successivamente al Teatro Storchi di Modena dal 4 al 7 dicembre. Lo spettacolo, una produzione internazionale di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Hrvatsko Narodno Kazalište Ivana Pl. Zajca – Croatian National Theatre Ivan Zajc Rijeka, vede in scena un cast di attori italiani e del Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato di Fiume.

Come ha scritto Enzo Siciliano, Castelli di rabbia è “una piccola galassia di storie che si intrecciano con vorticanti scie luminose”, una sorta di favola carica di stupore dove non manca l’ironia, una favola piena di destino sotto una luce che è insieme pirotecnica e crepuscolare, dove a trionfare sulla vita, amaramente, è l’immaginazione. Baricco ha costruito un’opera audace ma anche altamente comunicativa, sperimentale e pop.

«In questi anni ho cercato di esplorare teatralmente la lingua italiana in una sorta di corpo a corpo entusiasmante – commenta Valter Malosti – e una delle prime fascinazioni che ho per un testo da mettere in scena, di qualunque forma esso sia, nasce certamente dalla lingua ma soprattutto dal suono di quella lingua, dalla sua musica. Di Castelli di rabbia mi ha appunto colpito la grande ricchezza dell’impasto linguistico, stilistico e sonoro, e dunque la sua indubbia evidenza orale. Una scrittura che ha una chiara e netta forza musicale oltre che teatrale, quasi una partitura».

«Alla fin fine», dice Alessandro Baricco in un’intervista del 1993 a Marco Drago, «quel che consegno al lettore è un’idea di tempo, di pause, di respiri, di velocità… I miei romanzi sono pieni di musica e di musicisti, di sintassi e strutture musicali. Il cuore di Castelli di rabbia è la scena in cui le due bande che partono dagli estremi del paese s’incontrano. È quello il punto attorno al quale si costruisce il romanzo, è lì che tutto si intreccia. E il movimento delle bande è assolutamente lo stesso movimento della scrittura».

Ed è proprio da questa centralità della musica che muove la regia. Un lavoro corale con attori-cantanti (in scena gli interpreti dell’ensemble del Dramma Italiano di Fiume accanto ad un nutrito gruppo di giovani attrici e attori di grande talento) che eseguono in scena le struggenti partiture vocali del compositore Bruno De Franceschi, coadiuvato nella sua ricerca da Andrea Cauduro. Il progetto sonoro realizzato da Gup Alcaro dà spazialità e ambiente a voci e suoni, intrecciandosi con il movimento musicale della scrittura che è naturalmente il cuore pulsante del progetto. Una favola crepuscolare e pirotecnica carica di stupore e ironia «dove – afferma il regista – a trionfare sulla vita è, amaramente, l’immaginazione».

Scritto da LR