Venerdì 14 novembre il Bologna Jazz Festival torna al MAST.Auditorium per una seconda serata in collaborazione con la Fondazione MAST in occasione della VII edizione di Foto/Industria, la Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro.
A partire dalle ore 20, si succederanno due distinti appuntamenti. Si inizia con Stefano Zenni, uno dei maggiori musicologi italiani, che dialogherà con Giordano Montecchi, presentando il suo più recente libro: “Storia del jazz. Una prospettiva globale”, edito da Quodlibet. Sul palco salirà quindi il pianista Aaron Parks, che si esibirà in concerto con un quartetto dal cast sensazionale: Dayna Stephens al sax tenore, Ben Street al contrabbasso e Billy Hart alla batteria.
Classe 1983, originario di Seattle, Aaron Parks è un enfant prodige (inizia gli studi universitari a 14 anni). Trasferitosi a New York, studia alla Manhattan School of Music (tra gli altri con Kenny Barron). Prima ancora di completare il percorso di studi entra nella band di Terence Blanchard, con la quale partecipa a tour internazionali, incide tre album per la Blue Note (uno dei quali vince un Grammy: A Tale of God’s Will) e realizza le colonne sonore per alcuni film di Spike Lee. Dopo quella con Blanchard, spiccano le collaborazioni con Kurt Rosenwinkel, Christian Scott, Gretchen Parlato, Ambrose Akinmusire, Kendrick Scott e la partecipazione alla band all stars James Farm, con Joshua Redman, Matt Penman ed Eric Harland
Parks è precoce anche nel dare il via alla sua carriera da leader: l’esordio discografico avviene nel 1999 e in una manciata di anni pubblica quattro album con la Keynote Records. A essi seguiranno importanti titoli per la Blue Note (Invisible Cinema del 2008 e Little Big III del 2024) e per ECM.
Scritto da LR