È il padre del fotogiornalismo, lo sdoganatore dell’occhio surreale in foto, ma soprattutto un fine conoscitore della profondità culturale e pittorica dell’immagine fotografica e o dell’infallibile consapevolezza dell’equilibrio formale di pesi, misure e geometrie. Henri Cartier-Bresson, il cantore dell’istante decisivo e della natura che in esso si propone, come per magia, già perfetta all’occhio della camera. Una selezione dell’immenso corpus di immagini che Cartier-Bresson ha lasciato: l’esposizione, a cura di Simona Perchiazzi, coprirà l’intero percorso professionale del grande fotografo in 54 opere tra le più importanti del grande maestro. Chiuso il martedì.
Scritto da La Redazione