Dalla devianza chiassosa dell’esordio Dins – correva l’anno 2005 – attraverso i synth esoterici di Mirror Eye e la nebulosa psycho-narcotica di Hazed Dream e One Track Mind, gli Psychic Ills giungono nel 2016 a un quinto album che, in fondo, non ha troppo né di psichico né di malato. Inner Journey Our rimanda ancora alle strade assolate del Sud degli States, quelle da attraversare comodamente seduti su una Lincoln Continental, ma la psichedelia è sempre più liquefatta insieme ad altri generi – un blues con l’armonica dedicato alla Coca-Cola (!), il country e le jam acustiche, un suono a metà fra Kevin Morby, Calexico e il Paisley Underground. Il folk e la West Coast psichedelica dei primi anni 90 tornano spesso alla mente, e non solo per la presenza dell’indimenticata Hope Sandoval dei Mazzy Star in uno dei brani dell’album.