Quattro compositori mettono le mani sui lavori di altri quattro: le musiche si trasformano e cambiano colore, aspetto, significato. Programma: Johann Sebastian Bach, Leopold Stokowski, Arioso dal Concerto in fa minore per clavicembalo, archi e continuo BWV 1056; Johannes Brahms, Alberto Colla, Intermezzo, dall’op. 118 n. 2, prima esecuzione assoluta; Igor Stravinsky, Benjamin Wallfisch, Suite italienne per violoncello e archi; Franz Schubert, Gaspar Cassadò, Concerto in la minore per violoncello e orchestra dalla Sonata Arpeggione D. 821. Orchestra Filarmonica di Torino, Mario Brunello direttore e violoncello.
Scritto da La Redazione