«Il fil rouge di Avant! sta nel fatto di avere gruppi con sonorità diverse che però sono accomunati da un concetto chiave, che è rappresentato dalla parola dark. Dark non inteso come lo intendiamo in Italia, dove sta per goth, ma in senso letterale inglese: oscuro, peso, metaforicamente estremo, “in a dark place” cioè con le spalle al muro, in una situazione difficile da affrontare. È questo mood tetro ad accomunare le uscite. Che poi venga declinato in chiave punk, synth punk, cold wave, EBM, folk non mi interessa.» Le parole del fondatore di Avant! Records, Andrea Napoli, ci sintetizzano l’estetica dell’etichetta bolognese che, da nove anni a questa parte, si pone come una delle esperienze più importanti dell’underground nazionale e internazionale. Poliedricità e coerenza: due concetti chiavi che fanno da spina dorsale alla serata di via San Vitale, complice un programma di assoluto valore. Si parte con Drift, il progetto solista di Nathalia Bruno che coniuga il synth-pop a reminiscenza cold-wave. Gli Horror Vacui, band di casa e ambasciatori del punk, faranno tremare la pista con riff al fulmicotone e litanie sacrali. Gli headliner della serata sono i parigini Rendez-Vous, quartetto synth-punk che unisce l’affidabilità di pezzi già diventati istant classic a un’intransigente ricerca sonora. Dopo i tre live prenderà posto in consolle Hannes Norvidde, leader dei Lust For Youth che chiuderà la serata con un dj set a sorpresa. All’Ateliersi le mille sfumature del nero aspettano di essere esplorate.
Scritto da Giovanni Bitetto