2 giugno 1913: al Teatro Storchi è di scena il futurismo! Parapiglia, grida e invettive, nell’agone drammatico predisposto (e diretto) da Marinetti. Ma la sortita modenese, dietro il frastuono ormai consueto di queste “lotte teatrali”, ebbe un valore particolare: fra lo sconcerto e l’ilarità del pubblico segnò il debutto dello “scoppiatore” di Luigi Russolo, il primo dei suoi “intonarumori”… una scatola con un fonografo, al primo sguardo, il papà dell’avanguardia musicale novecentesca, a chi l’osserva oggi…
Saltabeccando tra le felici e bizzarre intuizioni dei futuristi, senza dimenticare il marinettiano gusto per il “teatro di varietà”, una mise en espace – condita da immagini d’antan – per riflettere sui fallaci entusiasmi e le esaltanti sfide della prima avanguardia, provocatoria sì, ma capace di muovere cambiamenti epocali. E non mancherà l’intonarumori…
Diretti da Claudio Longhi, protagonisti saranno gli attori Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia e il pianista Francesco Ricci, ovvero il gruppo che ha dato vita alle recenti esperienze di teatro partecipato prodotte da ERT Fondazione, come, ad esempio, Il ratto d’Europa (2012-2013) e Carissimi Padri… (2015).
Scritto da Salvatore Papa