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ven 27.01 2017

Hand Signed: Peder Mannerfelt

Dove

Sala Vanni
Piazza del Carmine 14, 50124 Firenze

Quando

venerdì 27 gennaio 2017
H 21:15

Quanto

€ 15/10 + d.p.

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Organizzatore

OOH-sounds + Musicus Concentus + Disco_nnect

In che modo i linguaggi espressivi che si affacciano su un mondo tecnologico e ipercinetico possono restituirne la complessità? Quali paradigmi usa la musica per conciliare rigore scientifico, creatività e tecnologia? Come possono rinnovarsi la critica e la resistenza dentro la normalizzazione del mercato globale?
Sono questi gli interrogativi che si pone l’edizione 2017 di Hand Signed, rassegna di musica elettronica e sperimentale curata da OOH-sounds e Musicus Concentus con Disco_nnect, che inaugura venerdì 27 gennaio in Sala Vanni con l’esclusivo concerto di Peder Mannerfelt (inizio ore 21:15 – biglietti 10 € + dp in prevendita, 15 € alla cassa).
Artista fra i più all’avanguardia della scena elettronica svedese, sotto lo pseudonimo The Subliminal Kid ha collaborato con musicisti del calibro di Fever Ray, Blonde Redhead, Glasser e remixato Massive Attack, Lykke Li e Bat for Lashes, mentre come metà dei Roll The Dice ha pubblicato tre album in studio.
Dal 2013 ha intrapreso un percorso come solista, pubblicando col suo vero nome per la We Can Elude Control e la Stockholm Ltd di Pär Grindvik. Nel 2014 è uscito il suo primo LP, Lines Describing Circles, mentre contemporaneamente prendeva vita la Peder Mannerfelt Produktion, etichetta personale con doppia funzione: veicolo per le sue ultime produzioni piu’ sperimentali e piattaforma per giovani e talentuosi artisti come Klara Lewis.
Reduce da Unsound Cracovia e MadeiraDiG festival, Mannerfelt presenterà l’album Controlling Body, top album del 2016 secondo The Wire, The Quietus e Fact Magazine, e il nuovissimo EP Transmissions From A Drainpipe, pubblicati dalla sua stessa etichetta.
Il primo introduce il delicato e sempre più attuale tema del controllo, usando la manipolazione della voce di Glasser come metafora, il secondo solleva la questione della comunicazione con brani come Public Images e Blog Kept A Growing. Titoli ambigui che suscitano la riflessione, musica sempre in bilico fra sperimentazione e cultura rave.

Scritto da Martina Di Iorio