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sab 10.06 2017 – dom 11.06 2017

Open House Torino

Quando

sabato 10 giugno 2017 – domenica 11 giugno 2017

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La città, somma di strade, vie, viali alberati, larghi marciapiedi, alti muri, cancelli, porte; invalicabili barriere dietro le quali, intrappolate, si agitano architetture mute. Case, studi, luoghi religiosi, uffici, vita quotidiana: Torino del centro, della periferia, della collina; Torino dei villini liberty, dei grandi illeggibili edifici ex industriali, dei curiosi e inaspettati interventi contemporanei. Mosche bianche entrano nei suoi aulici saloni, nei modernissimi interventi per i suoi appartamenti privati, negli edifici riqualificati in nuovi centri culturali, in quelli che una funzione ancora la ricercano. Volando sempre più in alto ecco il campanile di Faa’ di Bruno, le Torri Pitagora, la Fondazione Monaco: la città svela i suoi tetti uniformi, i verdi giardini, i cortili proibiti.
Come possedere per davvero la città, trovar le chiavi per ogni porta, abbattere gli alti muri barocchi, aprire la scatola e tuffarcisi dentro? Nata 25 anni fa da un’idea di Victoria Thornton, Open House è un’iniziativa oggi format internazionale che propone, un fine settimana all’anno, di scavalcare senza biglietto i muri della città. Già presente a Milano e Roma, grazie a Luca Ballarini Open House quest’anno arriva a Torino e coinvolge nel week-end del 10 e 11 giugno 111 spazi pubblici e privati.
Consiglio spassionato? Vederli tutti, ovviamente. Quartiere per quartiere, muniti di TOBike e mappa (scaricabile dal sito), preparatevi a 48 ore in cui architetti, abitanti e guide vi mostreranno gratuitamente i loro appartamenti torinesi. Sapendovi già consumati dall’insaziabile (d’accordo, utopico) desiderio di aprire tutte le serrature, Zero ha deciso di aiutarvi nell’impresa, proponendovi una selezione di dieci imperdibili segreti da scoprire, o le dieci architetture che meglio rispecchiano, con le loro profonde diversità, l’incredibile ricchezza della città non più soltanto sabauda.

1) Palazzo del Lavoro
Spazio in attesa, Nizza Millefonti. Tour ogni 30 minuti.

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Il Palazzo del Lavoro, architettura d’avanguardia del 1961 è un immenso spazio in attesa. Scatola muta e senza funzione, la cattedrale industriale di Pier Luigi Nervi nasconde dietro il sipario i suoi segreti strutturali: non perdete l’occasione di osservare da vicino gl’imponenti ombrelli di calcestruzzo, capolavoro dell’architettura e ingegneria italiana, prima della futura trasformazione.

2) 25 verde
Abitazioni. San Salvario. Tour ogni 20 minuti.

Photo Fabrizio Mauro
Photo Fabrizio Mauro

Progettata da Luciano Pia nel 2011, 25 verde è il prototipo di foresta (abitabile) in città. Sono 63 le curiose abitazioni, o meglio, case sugli alberi, che producono puro ossigeno per il quartiere di San Salvario, intrappolando le polveri sottili del traffico torinese. Scalate quindi con curiosità la foresta cittadina, alla scoperta di una nuova architettura che attivamente (e ammirevolmente) collabora con natura e ambiente.

3) Palazzo Saluzzo di Paesana
Palazzo Storico. Centro. Tour con progettista ogni 30 minuti.

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Nascosto all’interno dell’edificio Settecentesco di Planterey, il piccolo appartamento progettato dallo studio di Marco Bernini si affaccia sul cortile d’onore del palazzo di Saluzzo di Paesana. Zero vi invita a scoprire gli arredi progettati ad hoc per questa residenza segreta, custodita nello splendido palazzo barocco piemontese.

4) Villino Raby (Fenoglio)
Palazzo Storico. San Donato. Visita Libera.

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Capolavoro del Liberty torinese, l’edificio progettato nel 1901 dal torinesissimo Pietro Fenoglio apre i suoi cancelli di ferro battuto. Con il suo ampio bow-window e le decorazioni di Domenico Smeriglio, il Villino è oggi sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino (OMCeO). Un’occasione imperdibile di scoprire cosa si nasconde dietro i muri della Torino di inizio Novecento.

5) Casa Hollywood
Residenza. Aurora. Tour ogni 30 minuti.

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Della sala da ballo con cinema e teatro che occupava il lotto prima del 2013, Luciano Pia non conserva che il fondale scenico. Risparmio energetico e sostenibilità sono i nuovi spartiti per quest’architettura spettacolo, dove a suonare sono le sue forme e Serre Bioclimatiche. Modello per il futuro, Casa Hollywood apre le porte al suo cortile centrale, uno studio professionale e un’abitazione.

6) Palazzo della Luce – loft (unità 18)
Residenza. Centro. Tour ogni 20 min.

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Inaspettati, questo è l’aggettivo che meglio caratterizza i dieci appartamenti con giardino nascosti sul tetto del Palazzo della Luce di Torino. Nati dalla rifunzionalizzazione degli spazi tecnici, queste ville urbane godono non soltanto di un’esclusiva vista sulla città, ma anche e soprattutto di un’altissima privacy. Da non perdere l’occasione unica di visitare la quasi magica riconversione del capolavoro di Belle Epoque in villa urbana, a cura di Peter Jaeger Architetti con l’architetto Giorgio Emprin.

7) Cohousing Numero Zero
Residenza. Aurora. Tour con abitante ogni 30 minuti.

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Otto famiglie e un edificio storico: a Porta Palazzo una nuova riflessione sui modi di “vivere insieme” diventa progetto attraverso l’associazione CoAbitare. In un’ottica che va contro il consumismo di beni e di spazi. Il cohousing è il nuovo modello abitativo che promuove sociale versus individualismo, creatività versus consumismo. Fatevi guidare dagli abitanti del condominio, un’occasione unica nel quadro dell’iniziativa Open House.

8) The Number 6
Palazzo storico, Centro. Tour ogni 30 minuti.

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La casa più bella al mondo secondo i milioni di utenti facebook, premiata da ArchDaily come vincitrice della sezione restauro, aprirà le porte il week end del 10-11 giugno. 36 appartamenti nascosti tra le stanze affrescate arricchite di opere contemporanee d’arte e design, per Open House Torino Gruppo Building e Boffa Petrone & Partners daranno la possibilità ai visitatori esplorare il piano nobile e il cortile.

9) Dancing Le Roi, Mollino e Carlo Bordogna, 1959-60
Cultura e Comunità. Madonna di Campagna. Visita libera.

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Sala da ballo, lampade colorate, giochi di ferro battuto, spirali luminose, serpenti, mosaici, maioliche: il locale della famiglia Lutrario è l’apoteosi della Torino anni Sessanta, quella del teatro Regio, della Camera di Commercio. Persa tra i colori e le danze, la Torino di Carlo Mollino prende vita dall’alto della galleria a mezzaluna. Una visita o un pezzo del puzzle che i veri torinesi, i turisti e i passanti non potranno non raccogliere.

10) Palazzo Lancia
Nuova destinazione. Borgo San Paolo. Tour ogni 20 minuti.

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A conclusione di 48 ore di visite tra le diverse epoche, le sovrapposizioni o stratificazioni attraverso i restauri e rifunzionalizzazioni delle architetture tornesi, la tappa sula terrazza panoramica del grattacielo (ora, considerata l’altezza, torre) di Nino Rosani è d’obbligo. Gioco di rimandi al Pirellone Milanese, salutiamo all’altezza di 70 metri la città di Torino, passando prima dal primo piano della struttura reticolare, splendida architettura del 1957.

Incollando i frammenti uno a uno Open House riaggiusta il puzzle della città, dando ai visitatori la possibilità di scoprire, a piacere, i lati colorati dei pezzi sparsi e disordinati, nascosti dietro una base in cartone.

Scritto da Anna Pagani