Sembra ieri, ma sono già passati quattro anni da Olympia, album che aveva amplificato il successo underground dell’esordio Feel It Break con un perfetto mix di intellettuali nostalgie synth-pop e istintività electro-pop. In linea con un variegato panorama di affini progetti elettronici venuti fuori in Canada nell’ultimo decennio. In questi anni la titolare del progetto Austra, Katie Stelmanis, ha continuato a viaggiare molto, allargando i suoi orizzonti musicali e avvicinandosi alla ricerca elettronica di Lena Willikens, all’electro cumbia e alla lettura di science fiction e testi politici, come Woman on the Edge of Time di Marge Piercy e il chiacchieratissimo Manifesto per una Politica Accelerazionista di Alex Williams e Nick Srnicek. Tutto molto scontato per chi ci è dentro da un po’, ma ciò che conta è il valore di Future Politics: un album elegante, contemporaneo e dai contenuti molto forti. La titletrack e altri brani come Utopia o Freepower sono un invito pacato e freddo a rialzarsi e a guardare avanti con moderata fiducia nel futuro. Dal vivo, in ogni caso, siate pronti a ballare.
Scritto da Piero Merola