Il cartellone qualitativamente accattivante del Covo estivo 2017 vanta l’ennesimo gioiellino, che nulla ha da invidiare ad altri nomi noti ai più. Approda, infatti, al Casalone Michael Chapman, autentico outsider della scena folk inglese anni 60.
Le onorificenze per Chapman arrivano tutte dalla critica di settore, che molto spesso ha coccolato ed elogiato il suo lavoro, dagli addetti ai lavori – Thurston Moore ha paragonato il modo in cui suona la chitarra alle pennellate di Kandinskij – e da un pugno di appassionati del genere, che lo seguono fedelmente da 50 anni – e hanno fatto in modo di consolidare la sua immagine di icona di culto. E proprio “50” si chiama il celebrativo nuovo album dell’artista dello Yorkshire, un folk-rock dagli arrangiamenti eccelsi con liriche che scaldano il cuore.
Non mi perderei – fossi in voi – un autentico artigiano della chitarra, un uomo d’altri tempi che in tutti questi anni ha sgomitato e sudato per ritagliarsi il suo spazio nel panorama musicale, tra uno spinello con Nick Drake nel retro di qualche club fumoso e una parentesi da roadie per John Cage (a cui consigliò addirittura dei pesci da mettere dentro al suo piano). Siateci!