Il maestro dell’arte povera Giuseppe Penone torna a Torino per una personale. Nell’esposizione, tripartita nelle sale della galleria Tucci Russo, saranno presentate, fra le altre, le opere che danno il titolo alla mostra: le Images de pierres (immagini di pietre) ovvero cinque sculture marmoree che, affiancate l’una all’altra, creano una figura antropomorfa. L’intera esposizione ruota su quanto c’è di sensoriale nel lavoro di Penone: attraverso vista e tatto sono rievocate memoria e immaginazione. Questo meccanismo è chiaro nella serie di frottage a grafite della superficie di un muro in cui la sensazione del tatto è resa attraverso la texture delle opere. Anche in A occhi chiusi il riferimento ai sensi è fortissimo: in primis quello della vista, negata dal titolo stesso, e in secondo luogo la sensazione tattile. Nell’opera sono infatti rappresentate due palpebre chiuse disegnate grazie a delle spine d’acacia fissate sulla tela.
Scritto da Domitilla Argentieri Federzoni