Tra le dolci colline dell’Appennino campano più basso sorge Ariano Irpino, una delle principali città dell’Irpinia e la più grande per estensione di tutta la Campania (per dire, le sue campagne sono più grandi di tutta Napoli). In questo contesto bucolico e in certe parti ancora incontaminato, da ventidue anni c’è un’eccellenza estiva: l’Ariano Folk Festival. Non lasciatevi tradire dal nome, però: qui per folk non si intende (solo) la tradizione popolare, ma un connubio ricercato di proposte che provengono da diversi continenti che, per qualche giorno, trasforma questa terra in un crocevia di culture, musiche e cibi dal globo terracqueo. Negli ultimi anni, sono passati nomi del calibro di Calexico e Pat Thomas. Per questa edizione, altro rollercoaster in giro tra suoni e Paesi con: la cumbia contemporanea dall’Argentina di La Yegros, il chichamuffin, una fusione di chicha (la tradizionale cumbia peruviana) e raggaemuffin di La Inedita, i ritmi afro incrociati con la psichedelia cosmica di Orlando Julius insieme agli Heliocentrics, il jazz colombiano di Puerto Candelaria, l’incontro tra memoria popolare e cultura urbana russa dei Oligarkh e i ritmi brasiliani dei Bixiga 70 (questo giusto per fare qualche nome). Un tour ideale nella musica dal mondo, con i piedi ben saldi nel proprio territorio. Chiamando in aiuto Plinio il vecchio: Irpinia felix.