È del 30 settembre 2016 il rilascio in streaming dell’ultimo capitolo della trilogia di Tycho – Scott Hansen, classe 1977 – iniziata nel 2011 con “Dive” e proseguita nel 2014 con “Awake” il cui singolo omonimo è ancora presente in tutte le playlist e sembra non stancare mai.
“Epoch”, questo il titolo dell’opera finale, rappresenta per il musicista – che è anche design e fotografo – una sorta di sintesi delle due tappe precedenti. Un punto di arrivo di un processo di maturazione e cambiamenti che hanno trasformato le sonorità di un progetto non ancora del tutto maturo come “Dive” – lanciato da quella bomba di “A Wake” che non ha però risposto del tutto alle aspettative – e che si conclude con un cambio di ritmo, il vero elemento innovativo di “Epoch”, e la perfetta calibratura tra elettronica e post-rock esplorate distintamente nei due lavori precedenti. Le sonorità ovattate e trascinanti ci sono ancora, ma le sfumature si sono moltiplicate in una composizione più complessa a spirale che richiede sicuramente un ascolto più attento, ma non per questo meno piacevole.
Tycho è arrivato alla maturità ironicamente tornando ai tempi del collage con la dance, la trilogia è giunta alla sua conclusione, la band formata anche da Rory O’Connor (batteria) e Zac Brown (chitarra) ha trovato il giusto grado di collaborazione e l’ascoltatore non può fare altro che adattarsi ai cambiamenti.
Non resta che scoprire quale cammino il compositore americano deciderà di intraprendere durante il live previsto all’Estragon Club.