Quando mi dicono festa, io penso al Circoloco. Il party più bello di Ibiza torna a Bologna, migliaia di mani alzate al cielo, tutti insieme indistintamente.
In consolle, non dj ma certezze.
Seth Troxler: esuberante, incontenibile e soprattutto imprevedibile. Troxler è uno che non ama le etichette e le formalità, nella vita come nella musica. Capace di passare nei suoi set da un genere all’altro nella più totale disinvoltura: uno per il quale fare clubbing significa anzitutto divertirsi e non manca di darlo a vedere. E di farlo sentire.
Martinez Brothers: alti, magri, tatuati, con la borsa e il laptop carichi di traccioni, alfieri di lungo corso delle feste con il pagliaccio nel logo. Sanno esattamente cosa fare: anthem e house dal groove balearico sono la loro specialità.
Tale Of Us: due poli opposti che si sono incontrati creando un progetto brillante, cercando di raccontarsi, di narrare la loro storia, il loro percorso e rendere accessibile il loro mondo fatto di melodie, arpeggi e tappeti sintetici. Battezzati da Seth Troxler, sono usciti Visionquest e, soprattutto, su Life & Death, ricevendo lodi da ogni dove.
E, infine, i grandiosi Modeselektor. Sembra ieri, ma sono passati quasi dieci anni dal primo omonimo lavoro dei Moderat, che tutt’ora all’ascolto è sempre un album cazzutissimo. Oggi le strade del trio formato dai Modeselektor e Apparat si sono divise, e così ecco ripiombare in consolle quei due scocciati di Gernot Bronsert e Sebastian Szary, nuovamente soli soletti a incitare le folle tra ritmi spezzati, cassa dritta e synthoni gettati in faccia con violenza.
Che notte loca, ragazzi!
Scritto da Leona