Villa delle Rose riapre i suoi spazi con la mostra “It’s OK to change your mind” curata da Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki. Un’esposizione che segna l’inizio di un nuovo percorso rivolto al panorama artistico internazionale.
Le opere ospitate provenienti dalla Collezione Gazprombank offrono una panoramica sugli artisti russi contemporanei ponendosi così in dialogo con la mostra “Revolutjia. Da Chagal a Malevich, da Repin a Kandiski”. Scultura, video, fotografia e pittura indagano il rapporto con il passato e l’attualità di una Russia dal fervore artistico e culturale ancora troppo sconosciuto nel resto del mondo. Le nuove generazioni di artisti si confrontano con la propria cultura, a volte in modo nostalgico, alla ricerca di elementi per costruire una società futura. Le performance filmate di Elena Kovylina esplorano e mettono in scena gli stereotipi di temi come l’uguaglianza socialista (“Egalité”, 2010) e di riti come il simbolismo di fertilità attribuito al melograno (“Red Pomegrantes”, 2010) mentre la serie di fotografie “My Moscow” (2003-2012) di Sergey Bratkov mettono in luce le contraddizioni sociali della Russia contemporanea divisa tra una fervente vita culturale e le restrizioni politiche. Il passato è collegato a un mondo quasi fantascientifico dai personaggi di “Dunnos on the Moon” (2014) catapultati da Bratkov sulla Luna e destinati dall’artista a nuovi ruoli sociali inaspettati e sorprendenti. Come in un tunnel spazio-temporale le Avanguardie russe vengono rielaborate con ironia da Alexandra Galkina e Sergey Bugayev (Afrika) e la filosofia dei cosmisti russi, per i quali la colonizzazione dello spazio significava immortalità, diventa finalmente possibile decostruendo i vecchi blocchi in un nuovo ordine: una nuova realtà alla cui creazione è chiamato lo spettatore stesso, come nelle opere di MishMash, Yuri Pamin e Alexandra Paperno.
Inaugurazione venerdì 19 gennaio, alle ore 18.
Scritto da Guendalina Piselli