Mai troppe parole da spendere per ribadire la portata cruciale di Massimo Pupillo quando si tratta di creare musica fuori asse, distorta, deragliata in Italia: secondo a nessuno, con un piccolo aiuto dagli amici. Dai Gronge agli Zu – con tutto quel che ne consegue, i vari ZUFEST solo la punta dell’iceberg – alle mille collaborazioni (FM Einheit, Carla Bozulich, Mats Gustafsson, Brian Chippendale, Dewey Dell soltanto i primi che mi vengono in mente all’istante, per la lista completa verrebbe da andare avanti fino alla settimana prossima); di recente è tornato stanziale da queste parti, lo si rivedrà finalmente in giro. Con Thighpaulsandra è un incontro al vertice tra spiriti affini: l’uomo nato Tim Lewis è per il sintetizzatore l’equivalente di quel che Tim Leary e William Burroughs sono stati per la parola, Matteo Guarnaccia per il disegno, Alejandro Jodorowsky per la cinepresa. Droga iniettata direttamente nel cervello, senza bisogno di assumerla realmente: gli effetti del resto sono gli stessi. L’installazione comprende un corrispettivo visuale che da qui, per ora, possiamo soltanto immaginare; certo la cosa vera supererà ogni più spericolata fantasia di diverse lunghezze.