Bacchio, Ciccio, Fede e Pat; Ravenna, Bologna, Verona e Salò. Una varietà di provenienze ed esperienze che ritorna anche nella personalità di quest’osteria, gioviale come la Romagna o brilla come il Veneto. E Rude – nell’accezione di “semplice”, anche se tutt’altro che banale -, dall’atmosfera morbida e dai prodotti ricercati. Caratteristiche che hanno in poco tempo cambiato lo scorrimento di via Rialto, dove la gente era abituata a passar dritta e svoltare a sinistra verso l’isola Miki & Max. E invece ora…
Quasi tutto qui è locale e artigianale (e non a caso alcuni di loro lavoravano al Lestofante) come la birra, prodotta con ricetta originale presso gli stabilimenti del birrificio White Dog a Guiglia (MO), o i vini a marchio omonimo, con uve della cantina sociale di Faenza, ma anche i salumi del Salumificio Villani di Modena, i formaggi, il pane, le piadine ecc. Pochi i cocktail, ma difficile che ne sbaglino uno (tutti attorno ai 5 euro).
E certo che qui si viene per bere in particolare, ma anche gli astemi troveranno il loro piacere.