La grande mostra sulla fotografa ritrovata Vivian Maier arriva anche a Bologna, a Palazzo Pallavicini, dal 3 marzo al 27 maggio 2018. Circa 120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta insieme a una selezione di immagini a colori scattate negli anni Settanta.
Chi era Vivian Maier? Neanche un documentario nominato all’Oscar (regia di John Maloof e Charlie Siskel) ha saputo risolvere il mistero di questa Mary Poppins con la macchina fotografica. C’è chi dice fosse cattivissima, chi gentile ed empatica. Un camaleonte che sapeva mimetizzarsi in ogni ambito della società, sempre pronta ad immortalare attimi e persone in immagini che nulla hanno da invidiare ai grandi della fotografia di strada. Migliaia di foto incredibili, molte delle quali mai sviluppate dalla Maier, custodite come tesori segreti per una vita intera. Qualcosa di impensabile nell’era della condivisione social selvaggia: è questo uno degli aspetti più conturbanti dell’opera della fotografa americana, uno spaccato intimo ma universale di buona parte del Novecento, scoperto per caso nel 2007 e per la prima volta in mostra a Bologna in una grande retrospettiva.