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A Bologna una scuola di autogestione e occupazioni

Scritto da Salvatore Papa il 16 febbraio 2023
Aggiornato il 17 febbraio 2023

Si chiama Attrito ed è una scuola creativa dell’autogestione e delle occupazioni composta da alcuni incontri laboratoriali che si svolgeranno dal 21 febbraio all’11 giugno.

“Hai occupato a scuola e vuoi condividere l’energia di quel momento? Non hai mai autogestito uno spazio ma vorresti sapere come si fa? Credi che l’indisciplina possa essere una forza gioiosa? Vuoi inventare nuove forme di critica radicale?” Queste le domande della call rivolta a studentesse e studenti, attivisti e giovani e meno giovani di ogni età a cui sarà richiesto di condividere riflessioni, dubbi e astuzie della sapienza ribelle cittadina.

«L’idea – ci racconta l’artista Anna Rispoli che cura il progetto – è quella di trasmettere saperi non normati, saperi “ribelli”, passando attraverso un pensiero critico su come evolve il mondo. La cosa interessante è che la trasmissione sarà bidirezionale, ovvero giovani e meno giovani impareranno gli uni dagli altri».

Il percorso, è composto anche da due laboratori nelle scuole superiori (Istituto Crescenzi-Pacinotti-Sirani e Liceo Laura Bassi) ai quali si affiancheranno sei incontri per gli iscritti alla Scuola Aperta tenuti dal docente di antropologia politica e dell’arte Massimiliano Mollona e dalla curatrice Martina Angelotti al DAS e, infine, in un secondo momento, alcuni atelier più specifici all’Accademia di Belle Arti per creare un’azione pubblica che consisterà in una riproposizione scenica di un’occupazione già avvenuta a Bologna.

Foto di Alessandro Morana

«Quello che vogliamo fare – continua Anna Rispoli – è riflettere sul nostro presente così dolorosamente normalizzato. Io sono una vecchia bolognese che manca da tanti anni, ma mi sembra che vista da fuori la città stia attraversando un momento un po’ faticoso rispetto all’accettazione dei conflitti e e delle differenze che nella propria storia hanno invece avuto un risvolto creativo e vitale. La prospettiva intergenerazionale servirà proprio a guardare gli eventi attraverso punti di vista differenti: chi è più giovane magari porterà la propria esperienza nella scuola e il disagio rispetto alla mancanza di spazi di autonomia e chi ha qualche anno in più parlerà del diritto all’abitare, ma ci saranno anche riflessioni sulla commercializzazione della socialità e sulla gentrificazione. Sono comunque tutte questioni collegate. E poi la cultura dell’autogestione è fortemente connessa alla cultura della cura reciproca: si fanno le cose insieme, in modo libero e autodeterminazione e ci si prende naturalmente cura del gruppo».

Attrito fa parte di Fuori! progetto di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, curato da Silvia Bottiroli, che vuole dare parola e potere ai ragazzi e alle ragazze adolescenti di Bologna, coinvolgendoli in percorsi e azioni performative che si concluderanno con un grande programma pubblico a giugno 2023.

Questo il calendario degli incontri:

21 febbraio ore 14 – 17 Indisciplina – le occupazioni contemporanee in città e nel mondo;
23 marzo ore 15 – 18 Quanto mi costi – post-capitalismo, commoning, cultura della cura;
20 aprile ore 15 – 18 Che roba è un reenactment? – progetti artistici-attivisti e viaggi nel tempo;
20 maggio ore 15 – 18 Facciamo che… – co-creare una partitura di azioni e lasciare che ti sfugga di mano
9-11 giugno ore 15 – 20 Attrito – ricostituzione di un’occupazione significativa sotto forma di azione pubblica.