Conclusa l’esperienza del festival internazionale di fumetto BilBOlbul, l’associazione Hamelin dallo scorso anno ha intrapreso un nuovo percorso di ricerca chiamato A Occhi Aperti che, dalla promozione del fumetto, sposta il baricentro verso il disegno e il suo rapporto con il presente. Se BilBOlbul cercava di scardinare l’idea del fumetto come linguaggio di serie b promuovendo la sua caleidoscopica realtà, raggiunto l’obiettivo, il punto di partenza di A Occhi Aperti diventa proprio la realtà stessa, attraverso un’indagine che guarda al disegno come linguaggio in grado di raccontare alcuni temi specifici. Dopo la prima edizione costruita attorno all’abitare, quest’anno, dal 13 al 17 novembre, il tema è Corpo a corpo. Il fragile equilibrio fra il paesaggio e noi, per riflettere sulla frattura tra esseri umani alla ricerca di nuove definizioni identitarie e un paesaggio che, tra squilibri climatici e crisi geopolitiche, è sempre più lontano e ostile.
Non solo un festival di fumetto, quindi, ma un evento che cerca espandersi verso altri linguaggi incontrando il cinema, l’arte, la filosofia e la letteratura, in un programma che mette accanto alle mostre un calendario di incontri, lectio magistralis, proiezioni e feste che coinvolgeranno artiste e artisti e personaggi del mondo della cultura.
Quindi, ad esempio, Dominique Goblet, artista visiva belga, illustratrice e pioniera del graphic novel europeo, Gwénola Carrère, Joe Kessler, Andrea De Franco insieme alla filosofa del paesaggio Ilaria Bussoni, lo scrittore Giorgio Vasta, la saggista Maria Nadotti o l’antropologa Patrizia Cirino.
Novità di quest’edizione è il ritorno del “centro festival” che sarà allo spazio DAS, dove oltre all’amatissimo bookshop, si susseguiranno incontri, dediche, live drawings e performance di disegno collettivo.
A Occhi Aperti celebra, inoltre, i 20 anni del Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, il primo a essere attivato in Italia, e i 20 anni della casa editrice Canicola con una serie di eventi speciali.
Qui di seguito le mostre da non perdere. Per il programma completo: aocchiaperti.net
Dominique Goblet: Costellazioni
15 novembre 2024 – 15 dicembre 2024 // Ex Chiesa di San Mattia
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Costellazioni è la prima mostra personale in Italia dedicata all’artista belga Dominique Goblet, pioniera e maestra del fumetto sperimentale contemporaneo, a cui il festival dedica un progetto speciale. Al centro della mostra un’installazione composta dalle tavole originali dei primi due capitoli di una trilogia in corso, che esplora il rapporto tra corpi femminili e paesaggio: Ostende (edito nel 2021 da Frémok), un racconto di rinascita che ha per protagoniste alcune presenze femminili, corpi maturi che si mostrano in relazione con il panorama delle coste del Mare del Nord; e il ciclo Les forêts sombres – ancora inedito ed esposto in anteprima esclusiva al festival – in cui donne, di nuovo ritratte nella loro nudità, attraversano fisicamente e simbolicamente una foresta, in un gioco di luci e ombre, bianco e nero e colore. Da questo nucleo si dipanano gli altri lavori dell’artista: dagli esordi con il fumetto autobiografico alla fine degli anni Novanta alle collaborazioni con disegnatrici e disegnatori, fino ai lavori di ricerca più personali, schizzi e carnet di studio.
Gwénola Carrère: Extra-Végétalia
14 novembre 2024 – 8 dicembre 2024 // SOF:ART
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Extra-Végétalia della disegnatrice Gwénola Carrère è un racconto in due volumi le cui tavole originali sono esposte alla galleria SOF:ART come parte del percorso tematico dedicato al rapporto tra corpi e paesaggio.
Come il pianeta protagonista, il libro è frutto di ibridazioni continue: Carrère mescola fumetto e illustrazione, fantascienza e romance, ironia e riflessione politica. Cuce insieme riferimenti in apparenza distanti, saltando dagli studi sull’intelligenza delle piante ai libri di Monique Wittig, dall’animazione all’arte contemporanea. Costruisce un’architettura narrativa solidissima in cui far vivere disegni sensuali e morbidi, esplosioni di colore, continui giochi visivi.
Joe Kessler: The Gull Yettin
16 novembre 2024 – 7 dicembre 2024 // Squadro Stamperia Galleria d’Arte
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Torna a Bologna Joe Kessler, autore di fumetti inglese fra i più influenti della scena attuale, co- fondatore e direttore editoriale della casa editrice Breakdown Press, in mostra con le tavole di The Gull Yettin, a metà strada fra racconto di formazione e fiaba, che esplora la dimensione selvaggia e ambigua dell’infanzia: protagonista un bambino orfano e vagabondo, perseguitato da un uccellaccio antropomorfo e mutaforma, compagno di viaggio ambiguo, minaccia e guida al tempo stesso.
Andrea De Franco: Tutto il corpo risuona
14 novembre 2024 – 5 gennaio 2025 // ZOO
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L’annullarsi dei confini tra dentro e il fuori da sé, lo scambio sensibile tra corpo, movimento, scrittura, disegno e suono, sono il focus di Tutto il corpo risuona di Andrea De Franco, autore poliedrico nel panorama underground italiano. A partire dalle tavole de La caverna degli abbracci (Canicola), De Franco sperimenta una narrazione libera e fluida dove il disegno si fa scrittura, in un’operazione quasi filosofica che annulla le gerarchie tra testo e immagine e rende visibile un paesaggio sonoro.
Karla Paloma, Martina Sarritzu, Elsa Klée, Lucile Ourvouai: Rosa Masticato
15 novembre 2024 – 1 dicembre 2024 // Titivil
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Come si è trasformato il modo con cui il fumetto, in particolare quello più politico e femminista, ha dato forma al corpo, è il soggetto di Rosa masticato, mostra che riunisce Karla Paloma, Elsa Klée, Lucile Ourvouai e Martina Sarritzu: al centro due delle zine antologiche più interessanti del panorama contemporaneo: Hairspray magazine, raccolta di storie intime intorno alla memoria, alla sessualità e all’esperienza personale, e Fanatic Female Frustration, dedicata ad Aline Kominsky- Crumb, fumettista centrale nella scena del fumetto underground americano, che fa rivivere la tradizione delle fanzine a fumetti autobiografiche femministe e LGBTQIA+.
Bianca Bagnarelli: Per sparire
14 novembre 2024 – 1 dicembre 2024 // Spazio &
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Il processo di lavoro di un autore di immagini, che si tratti di una illustrazione o di una storia a fumetti, è il più delle volte invisibile. Per sparire. La ricerca di Bianca Bagnarelli rivela il processo creativo di Bianca Bagnarelli, una delle maggiori autrici della scena contemporanea.
Illustratrice e autrice di fumetti poliedrica, Bagnarelli ha collaborato con alcune delle più importanti riviste statunitensi e italiane – tra cui il New York Times, Il Post, The Atlantic, Il Foglio, The Milaneser – ed è stata co-fondatrice e autrice di uno dei più influenti collettivi di autoproduzioni italiano, Delebile.
Jul Maroh: Resilienza Trans
31 ottobre 2024 – 17 novembre 2024 // DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
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Resilienza trans è un archivio, una serie di ritratti di corpi transgender e di icone della comunità queer. Gli elementi caratteristici della figura mitologica di Chirone, il guaritore ferito, percorrono questi dipinti: archi, frecce, corone, cicatrici, zoccoli.
Jul Maroh crea una narrazione capace di aprire nuovi campi di esperienze sensoriali, organiche e politiche. Mettendo a nudo la fragilità e la resilienza delle vite trans, spesso spinte ai margini perché la loro stessa esistenza sfida i ruoli binari imposti dalla società, esplora la zona di tensione tra le nostre vite intime e la dimensione collettiva, tra il desiderio individuale e le aspettative sociali.
Postbellica aka Liza De Nardi: In tenera difesa
12 novembre 2024 – 18 novembre 2024 // Ex Casa del Custode della Montagnola
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Le immagini di Postbellica aka Liza De Nardi raccontano storie di quotidianità sottile. Guardarle è come sbirciare dalle finestre di una casa sconosciuta, cogliendo i dettagli del corpo nella sua versione più fragile. Con un segno ipercinetico, visioni strobo, e una strana, leggera ironia, Postbellica riesce a toccare questioni profonde come l’abuso, la disforia, il gioco e l’amore, spesso dentro uno spazio onirico ed estremamente intimo.
Martoz, Gloria Pizzilli: Naked Lines
17 novembre 2024 – 1 dicembre 2024 // Inuit Bookshop
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Corpi fuori da ogni contesto, collegati, intrecciati, connessi, che si annodano tra loro in modi inaspettati, creando una nuova logica visiva. Martoz e Gloria Pizzilli ci accompagnano in un viaggio tra anatomie misteriose come paesaggi senza prospettiva, spazi che è possibile percorrere nonostante le strade non seguano una direzione coerente e gli edifici sembrino sfidare le leggi della fisica.
Avere vent’anni
14 novembre 2024 – 11 gennaio 2025 // Accademia di Belle Arti di Bologna
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Avere vent’anni è il titolo di una mostra collettiva curata dal Corso di Fumetto e Illustrazione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e vede la presenza di autrici e autori che, in veste di docenti o di studentesse e studenti, hanno vissuto negli anni gli spazi e le attività della scuola: Andrea Bruno, Chiara Carrer, Onofrio Catacchio, Maja Celija, Sara Colaone, Gianluca Costantini, Otto Gabos, Adelchi Galloni, Alessandro Micheli, Octavia Monaco, Luigi Raffaelli, Sergio Ruzzier, Alessandro Sanna, Bianca Bagnarelli, Iris Biasio, Flavia Biondi, Vincenzo Bizzarri, Davide Bonazzi, Federica Ferraro, Christian Galli, Hanieh Ghashghaei, Alessandro Pastore, Emma Lidia Squillari, Luisa Torchio.