All’interno del Parco del Paleotto ferito dai lavori per il Nodo di Rastignano, c’è Paleotto 11, centro culturale periferico, silenzioso e creativo in concessione da molti anni all’associazione Selene Centro Studi | Ekodanza che cura la programmazione insieme ad altre associazioni. Un luogo che mette insieme cultura e natura, coniugando le arti performative, la musica e gli studi paesaggistici.
Sabato scorso, durante la slavina d’acqua che ha colpito la città, il centro è stato attraversato dall’acqua e dal fango scesi dalla collina danneggiando gli spazi e alcune attrezzature.
«Non ce l’aspettavamo – ci racconta Roberta Zerbini – perché nel 2023 il fiume aveva ricoperto via del Paleotto, ma il nostro centro aveva retto. Stavolta invece l’acqua e il fango sono arrivati da sopra, facendosi strada nel terreno. In questi giorni abbiamo cercato di mantenere la forza e l’energia per reagire a questa ennesima difficoltà, puliamo, sgombriamo, ci stringiamo e proviamo a rinnovare la fiducia per il futuro. Abbiamo ovviamente dovuto rimandare tutte le attività, ma la beffa è che anche un altro spazio che usiamo nel quartiere Savena, all’interno del Centro Sandro Pertini, si è allagato per le infiltrazioni dal tetto.
Al momento è difficile dire cosa succederà le prossime settimane, certamente ci sono alcune migliaia di euro di danni e dobbiamo capire cosa fare perché questo è il nostro lavoro e stare ferme significa non lavorare. Il succo è sempre un po’ quello, la sopravvivenza.»
Nel frattempo è stata lanciata una raccolta fondi con donazione libera all’IBAN IT06 G 05387 02408 000000 670865 intestato a Selene Centro Studi Eko – Banca Popolare dell’Emilia Romagna agenzia n°8 Bologna (CAUSALE: Donazione sostegno alluvione).
«Viviamo questo territorio da molto tempo – continua -, abbiamo assistito alla devastazione del Parco del Paleotto per la costruzione del Nodo di Rastignano, ma in questo momento la parola che mi viene più in mente è “incuria”.
Io penso che non si possa più non avere cura delle cose, che sia un parco, il soffitto di una stanza o lo stesso territorio. Sono anni che chiediamo degli interventi di manutenzione straordinaria e ci rendiamo conto che siamo un puntino, però se non si ricomincia proprio a prendersi cura di queste piccole cose, mi sa che veramente va tutto a rotoli».