Sono iniziati i lavori per realizzare il Museo del Basket Italiano (MUBIT) all’interno del PalaDozza: aree didattiche per giovani, scuole e famiglie, oltre che uno spazio eventi per incontri e presentazioni. Il progetto del Museo è sviluppato insieme alla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).
I lavori appena iniziati – che hanno un valore pari a un milione di euro – dureranno fino all’autunno inoltrato e prevedono nell’area interessata al Museo la demolizione di tutte le parti interne, dei controsoffitti, degli impianti e degli arredi fissi e la loro sostituzione. È inoltre prevista l’apertura di nuovo ingresso verso piazza Azzarita, con contestuale modifica della scala di accesso e l’installazione di una piattaforma disabili, oltre a un ascensore nel piano interrato.
Verrà realizzata una nuova pavimentazione nel solaio della terrazza che affaccia su piazza Azzarita che diventerà anche un playground.
Terminata questa fase di cantiere inizierà l’allestimento del Museo, che durerà circa tre mesi.
Il MUBIT interesserà in maniera diffusa tutto il PalaDozza. L’area che fino a qualche anno fa ospitava gli uffici del Coni sarà dedicata in modo particolare a mostre temporanee e contenuti multimediali. Il progetto di allestimento prevede, oltre a un’ampia e differenziata capacità espositiva, anche una riconfigurazione complessiva degli spazi che faciliti l’organizzazione di eventi e incontri.
Il percorso narrativo sarà in larga parte caratterizzato da supporti multimediali con stazioni interattive di realtà aumentata e tattiche di gaming per far scoprire ai visitatori le tecniche di gioco e per testare le abilità cestistiche.
“Con l’inizio dei lavori il Museo del Basket Italiano diventa realtà – dichiara Matteo Lepore, assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Bologna – Bologna è Basket City, per questo abbiamo lavorato affinché il museo nascesse qui, sotto le Due Torri, dove la passione sportiva per la pallacanestro si vive sia sugli spalti, sia sui tanti playground in città. Il PalaDozza aprirà le porte a tifosi, atleti e a chiunque vorrà scoprire la storia italiana del basket. Sarà un elemento attrattivo per la zona e per l’intera città. Un modo per ripartire e attrarre turismo ed economia”.