Arriva all’ExCentrale il 9 e 10 aprile il nuovo festival di musica e arte elettronica Synth-o-Matic, punto di inizio di un percorso dedicato ai sintomi legati alla percezione e agli stati d’animo. La prima edizione è dedicata all’euforia nel suo essere in bilico tra forme di allegria e depressione. Gli artisti invitati proveranno, quindi, a interpretare il sintomo proposto attraverso la musica e l’arte visiva (sezione quest’ultima curata da Antonella di Tillo e Pasquale Sorrentino), cercando di provocare nel pubblico le stesse sensazioni.
Due giorni tra workshop e musica live elettronica in cui sono stati volutamente esclusi i dj set. Che sia techno in tutte le sue forme (nella serata del 9 aprile) o ambient/sperimentale (domenica 10 aprile) la figura del dj non è contemplata, per due serate che vorrebbero essere più di riflessione che “danzanti”.
Ad idearlo Matteo Ini, metalmeccanico della Bolognina e musicista techno per hobby, che da sempre porta nella propria musica i cambiamenti e le emozioni che vive in mezzo ai suoi colleghi operai. «Era da un po’ – racconta – che pensavo ad una serie di eventi dedicati ai segnali significativi, ai cambiamenti, a quei
sintomi che abbiamo tra vita e automazione industriale, del corpo e nella vita di tutti i giorni». Da qui nasce Synth-o-Matic, progettato insieme a Max Vicinelli, classe 1975, nerd dei sintetizzatori. Max collabora e produce techno con diverse realtà sia italiane che estere ed è un amante del suono fai da te e del mondo analogico.
«Pensiamo – continua Matteo – che Bologna, essendo una città storicamente techno, debba tornare ai fasti dei primi anni 90, regalando al pubblico esperienze che non si limitino solo al dancefloor. NO DJ – ONLY LIVE TECHNO».