Dopo un esperimento pilota a Lodi, Prologis, società immobiliare proprietaria di diversi parchi logistici, ha deciso di rendere l’Interporto di Bologna un Museo di Urban Art a cielo aperto ospitando sulle sue pareti esterne circa 20 opere murali di grandi dimensioni liberamente fruibili. L’accesso all’Interporto di Bologna è, infatti, gratuito e aperto al pubblico h24, 7 giorni su 7.
Sono quattro quelle già realizzate sulle facciate dei blocchi 4.2, 6.3, 8.2, 9.3: Joys con l’opera “Concept”, Moneyless con “Bologna 01”, Zed1 con Bella Bugia o “Brutta Verità” e Etnik con “Carosel (Cool tour)”.
Direttore artistico e curatore del progetto è Enrico Sironi, in arte Hemo, che ha scelto di coinvolgere nel progetto artisti italiani riconosciuti a livello internazionale provenienti dal mondo del writing e per comprendere tutte le sfaccettature dell’arte urbana, dal figurativo all’astratto fino al graffuturism.
Gli interventi rientrano nel più ampio progetto PARKlife che ha l’obiettivo di pensare al parco logistico sempre più come un “luogo di socializzazione per il benessere dei lavoratori” (circa 5.500 persone). Ne fa parte anche il Prologis Sports Center, primo centro sportivo mai realizzato in un parco logistico in Italia.