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I film amatoriali e l’underground di una Bologna in Super8: torna Archivio Aperto

La rassegna di Home Movies torna dal 27 ottobre al 7 dicembre con proiezioni, film sperimentali, sonorizzazioni, mostre e incontri

Scritto da Salvatore Papa il 25 ottobre 2016
Aggiornato il 26 ottobre 2016

I filmati amatoriali dimenticati in un baule, oltre a raccontare pezzi di vita propria, conservano spesso un valore documentaristico che talvolta si rivela artistico. Animata da questo presupposto (o speranza), l’associazione bolognese Home Movies cura dal 2002 l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia, un immenso patrimonio di pellicole private che per il nono anno (dal 27 ottobre al 7 dicembre) si svela alla città tra proiezioni, eventi, sonorizzazioni, mostre, workshop, incontri e visite guidate.

Al centro dell’interesse c’è anche quest’anno la (ri)scoperta di una “vecchia” Bologna, delle avanguardie artistiche e delle possibilità di rilettura e incroci sperimentali.

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Così in Invisibol, progetto che riporta alla luce un’antica città invisibile con l’incontro Bologna dei miei tempi. Alla scoperta della città inedita filmata in 8mm da Luciano Osti (sabato 19 novembre alle h 16 presso l’Urban Center) nel quale spiccano le immagini rarissime dell’edificio del GIL, Gioventù Italiana del Littorio, che sorgeva al posto dell’attuale Autostazione e che nel Dopoguerra divenne rifugio per decine di famiglie di sfollati prima dell’abbattimento nel 1955; nell’incontro e proiezione Piccolo catalogo delle storie possibili: la Bolognina degli anni ’60 nei film della famiglia Cialoni (domenica 4 dicembre, h 17, in Corte3); e nell’appuntamento con i protagonisti della “leggendaria” Bologna degli anni ’90, dell’underground e dei videogiornali del Dams, con i filmati di contestazioni, occupazioni e sperimentazioni di un’epoca che ha segnato gran parte della cultura artistica di oggi (domenica 30 ottobre, h 18, all’Istituto Parri).

C’è poi il primo esperimento di “cinema a pedali” con il Bicirama, una bicicletta che proietterà nei tunnel di Dynamo alcune immagini sonorizzate dal vivo della scalinata del Pincio e della Montagnola girate tra gli anni ’50 e ’80 (domenica 20 novembre, h 16).

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Il territorio torna anche in Formato Ridotto. Libere riscritture del cinema amatoriale (martedì 29 novembre, h 21, Teatri di Vita) con cinque scrittori – Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2 – che raccontano la via Emilia guidati dalle suggestioni delle immagini di Home Movies. Proiezione preceduta da MadrEmilia. Sulla via di Tondellidocumentario che narra la provincia reggiana e la regione attraverso le suggestioni dello scrittore di Correggio.

Sul fronte avanguardie, da segnalare l’omaggio a Patrizia Vicinelli, poetessa dell’underground italiano, esponente del Gruppo 63, e attrice, performer, autrice di poesie visive con il film di Alberto Grifi In viaggio con Patrizia (1965-2007), diario per immagini dell’intensa storia d’amore che i due vissero negli anni Sessanta (sabato 3 dicembre, h 17, Aula Magna di S. Cristina).

 

Non mancano, infine, come ogni anno le contaminazioni artistiche e le sperimentazioni: in particolare, la performance filmico-musicaledi Roberto Paci Dalo dove immagini della Prima guerra mondiale sono commentate da cori, musica elettronica dal vivo ed estratti da film dell’epoca (martedì 1 novembre, h 18, Museo Civico Archeologico); Paradise Recollected, poetico mockumentary del giovane belga Jasper Rigole a base di film amatoriali recuperati da mercatini e garage sale (28-29 ottobre, Istituto Parri); il live expanded cinema del duo canadese Philippe Leonard/Thisquietarmy in 2x16mm+guitar+effects (sabato 19 novembre, h 22, a Raum).

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO