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Art City torna a maggio e guida la rinascita della vita culturale bolognese

Ecco tutte le anticipazioni tra mostre ed eventi speciali

Scritto da La Redazione il 1 aprile 2021

Era stato annunciato e così sarà: se Arte Fiera ha deciso di spostarsi direttamente al 2022, Art City, il programma di mostre e iniziative promosse dal Comune di Bologna, comunque si farà. Ecco le date: 7-9 maggio 2021. Un segnale di rinascita per la vita culturale bolognese e una beneaugurante scintilla di ripartenza della socialità e della fruizione in presenza della creatività artistica in concomitanza con l’avvio di Bologna Estate 2021. Ma anche una sorta di dichiarazione di indipendenza rispetto ad Arte Fiera.

A conferma di questo c’è una nuova identità visiva sviluppata da Filippo Tappi e Marco Casella che sono partiti dal symbolon dell’antica Grecia e dal personaggio di Peter Pan, non tanto quello disneyano quanto l’originale creato da James Matthew Barrie nel 1902: non un eterno bambino, ma un ibrido tra un uccello e un essere umano, in perenne e immobile transizione di identità.

Peter Pan e la stella sono due elementi fluidi e in continua evoluzione che potranno, anche in futuro, mutare forma. “Una guida d’eccezione – afferma il direttore artistico Lorenzo Balbi -, un personaggio capace di condurre il pubblico alla scoperta di una città diversa – la città dell’arte contemporanea – che proprio grazie ad ART CITY appare con evidenza una volta all’anno nei luoghi più diversi e inusuali, rintracciabili seguendo le stelle e componendo un proprio viaggio-visita”.

E proprio i luoghi inusuali caratterizzeranno l’edizione 2021 che sarà costruita come una grande visita della “città che non c’è”. Spazi pubblici e privati anche molto differenti, dal Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati all’Ex GAM, dal Cimitero della Certosa alle Serre dei Giardini Margherita, fino al  Rifugio antiaereo di Villa Revedin – Seminario Arcivescovile, oltre a musei, gallerie e spazi espositivi non-profit, saranno messi in relazione in modo nuovo grazie alla progettualità affidata ai curatori di ogni intervento.
Veri e propri distretti dell’arte si realizzeranno in alcune aree, ad esempio in zona Fiera, con iniziative all’Ex GAM, al Padiglione de l’Esprit Nouveau e nei dintorni della stessa Fiera, oppure a San Lazzaro di Savena con Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, KAPPA-NöUN e 10 Lines.

La proposta artistica presta invece molta attenzione alla scena artistica italiana tra intergenerazionalità e intermedialità.

Il progetto speciale curato da Lorenzo Balbi è internazionale – l’installazione ambientale dell’artista tedesco Gregor Schneider all’Ex GAM – ma il main program (completamente gratuito) offre una selezione di progetti di artisti italiani, giovani, mid-career e affermati, attraversando più generazioni. Si va dalla giovanissima Beatrice Favaretto a Michelangelo Pistoletto a Palazzo Boncompagni, passando per Annamaria Ajmone & Felicity Mangan al Cimitero Monumentale della Certosa, Carola Bonfili nel Rifugio antiaereo di Villa Revedin – Seminario Arcivescovile, Giorgio Andreotta Calò al LabOratorio degli Angeli, Matteo Nasini in live streaming su Radioimmaginaria, Riccardo Baruzzi al Teatro Storico di Villa Aldrovandi-Mazzacorati, Chiara Camoni a Palazzo Bentivoglio, Margherita Morgantin agli Orti Comunali – Boschetto Lungo Reno, Sabrina Mezzaqui all’Oratorio di San Filippo Neri, Alessandro Pessoli presso Alchemilla a Palazzo Vizzani, Stefano Arienti in Piazza Costituzione, Norma Jeane alle Serre dei Giardini Margherita. Unico main project dedicato a un artista storico è quello su Vincenzo Agnetti al Padiglione de l’Esprit Nouveau con al centro la sua opera NEG.

Infine un programma istituzionale che mette in rete l’offerta del ricco sistema di soggetti culturali pubblici e privati della città: Aldo Giannotti nella Sala delle Ciminiere del MAMbo; Helen Dowling a Villa delle Rose; Giorgio Morandi al Museo Morandi; Franco Vimercati a Casa Morandi; Maurizio Donzelli al Museo Civico Medievale; Flavio Favelli e Nanni Menetti alle Collezioni Comunali d’Arte, Cappella Farnese e bacheche comunali; Dario Bellini alle Collezioni Comunali d’Arte; Virginia Zanetti nelle sale espositive del secondo piano di Palazzo d’Accursio; Nino Migliori all’Archiginnasio e al Teatro Comunale di Bologna; Mimmo Paladino alla Biblioteca Salaborsa; Giulia Marchi alla Biblioteca Jorge Luis Borges; Giacomo Verde nella Cappella di Santa Maria dei Carcerati di Palazzo Re Enzo; Nicola Samorì a Palazzo Fava; Angelo Bellobono al Parco di Villa Ghigi; Simone Carraro presso Parco del Cavaticcio, Opificio delle Acque e Artierranti; Matteo Nasini nello Spazio Arte di CUBO; TRAC – Tresoldi Academy nell’area Ex Mercatone Uno.

Tra i progetti collettivi: Contenere lo spazio nell’ambito del ciclo di focus espositivi RE-COLLECTING nella Project Room del MAMbo; la mostra degli artisti vincitori di Carapelli for Art – Premio Arti Visive. III Edizione al Museo internazionale e biblioteca della musica, che ospiterà inoltre nei propri spazi la mostra documentaria NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo; 141. Un secolo di disegno in Italia nella sede espositiva della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; All Stars al mtn | museo temporaneo navile; Impronte. Giovani artisti in residenza – Open studio alla Raccolta Lercaro; Open-Close. Mostra dei Vincitori del Concorso Zucchelli 2021 presso Zu.Art giardino delle arti di Fondazione Zucchelli.

Il programma completo di ART CITY Bologna 2021 sarà pubblicato in prossimità della rassegna sul sito www.artcity.bologna.it e l’accesso alle mostre sarà regolato da un sistema centralizzato di prenotazione (telefonico e on line).