Si chiama Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più il nuovo disco di Cesare Basile. Un lavoro che parla di amore e di giustizia sociale, temi trattati con una poetica sofferta, che narra la sua terra con accenti che citano i cantastorie ma anche Verga. Racconti in musica tra letteratura e cultura popolare, tra dialetto e lingua italiana. Il cantautore premio Tenco lo presenta giovedì 21 aprile alle h 19 a Palazzo Pepoli per la rassegna ArtRockMuseum in un concerto per sola chitarra e voce.
Per arrivare preparati ci siamo fatti raccontare da lui una playlist di pezzi che hanno segnato il suo stile. Godetevela.
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Neil Young – Ohio
C’è sempre un Nixon con i suoi soldatini di piombo ad amministrare la democrazia.
Piero Ciampi – L’incontro
L’educazione del dolore.
Curtis Mayfield – Pusherman
La cruna del groove.
Swans – God Damn the Sun
Quando ti manca l’intelligenza di qualcuno e il suo odio per l’autorità.
Fabrizio De Andrè – Maria nella bottega di un falegname
La fede viene dal legno.
Husker Du – Diane
Un cerchio perfetto.
Afghan Whigs – My Curse
Un conto è scrivere una canzone, altra cosa pronunciare una maledizione.
Sonic Youth – Schizophrenia
Ho avuto anche io un gemello che non sapeva niente del peccato.
Daniel Johnston – Hey Joe
La sofferenza ha un cuore grande.
NCCP – Canto delle lavandaie
Fermalo questo treno che deraglia per i vicoli in faccia al potere.