Bologna si crede Milano è la nuova serie di flash estivi ispirati dalla città liquida (o meglio: liquefatta) che Andrea Ruggeri ha scritto per Zero. Già autore degli acclamati Welcome. Manuale per studenti senza fissa dimora e La rivoluzione è finita, abbiamo vinto (Guida turistica all’antica città del PCI), entrambi usciti per la collana di libricini fotocopie di Modo Infoshop, Ruggeri ci ha regalato il suo sguardo satirico sulla Bologna ambiziosa che cerca di imitare Milano senza mai riuscirci.
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Fondazione Clonazione Urbana
I civici urbanisti che Milano ci invidia
Cit. mesmerica attribuita a Giuseppe Vaccaro architetto del Treno della Barca di Bologna
E chi lo capisce cosa faccia questa Fondazione, o se esista, o se sia un Lego che pigia mattoncini nell’era post-conservativa del centro storico. Si mormora che sia un oracoletto urbano dedito alla partecipazione-progettazione-condivisa, ultima trovata del primitivo marketing territoriale bolognista per la “rigenerazione urbana” di piazzole di spaccio, giardinetti brutalizzati, ciclabili per suicidi ed edilizie popolari degradate. Tutto un tripudio socialwashing da pedalata assistita assediato da centri commerciali sovrappopolati da gente poco incline a mollare l’auto e in astinenza di parcheggi sotto casa. E’ destino che tale benemerita Fondazione sia sottoposta a severa clonazione milanese, perfezionata e rieducata a uno stile manageriale da smart city e a una strategia di gentrificazione seducente. Così resettata venga riconsegnata a Bologna per affrontare finalmente in modo competitivo e fakeinclusivo le sfide post FICO e Mala Movida.