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Bologna studia un divieto di fumo all’aria aperta

Scritto da La Redazione il 22 gennaio 2021
Aggiornato il 3 febbraio 2021

Dopo Milano, anche Bologna pensa all’introduzione di un divieto di fumo nei luoghi pubblici all’aperto e potrebbe già avvenire entro la primavera. Dopo un post dell’Assessore alla sicurezza Alberto Aitini, se n’è parlato anche oggi durante il Question Time.

L’Assessore alla Sanità e al Welfare, Giuliano Barigazzi, ha risposto alla domanda del consigliere Andrea Colombo “se la Giunta intende studiare e adottare entro l’attuale mandato amministrativo un provvedimento sperimentale che introduca il divieto di fumo almeno, in una prima fase, in parchi, giardini e aree giochi“. La risposta è stata che “il confronto è avviato, come da preciso invito del Sindaco” e l’obiettivo al momento è “trovare il modo migliore per attuarlo. Va infatti favorito – ha aggiunto l’assessore – uno strumento che aiuti anche un cambiamento culturale, nel quale i cittadini si possano riconoscere e possano comprendere che il divieto di fumo in specifiche aree, come può essere un parco, un’area giochi per bambini, le fermate del bus, è rivolto non tanto a limitare la libertà personale ma a favorire la salute pubblica“.

A Milano il divieto è entrato in vigore il 19 gennaio 2020. Lì per il momento le sigarette, a meno che non ci si mantenga a una distanza di almeno dieci metri dalle altre persone, sono vietate nei parchi pubblici della città, nelle aree cani, nei cimiteri, nelle aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività ricreative dei bambini, nelle strutture sportive compresi gli spalti, alle fermate di attesa dei mezzi pubblici, inclusi i posteggi dei taxi. Poi dal 2025 sarà vietato fumare in tutte le aree pubbliche all’aperto. Tra gli obiettivi del capoluogo lombardo c’è anche quello di ridurre le polveri sottili.

Nella vicina San Lazzaro il divieto vale invece già dal 2014 nei parchi, sotto i dehors, presso le pensiline dei bus e le soglie degli esercizi pubblici.