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Il centro di Bologna visto da Cimini

Scritto da Cimini il 19 marzo 2025

Foto di Giorgia Zamboni

Federico Cimini, cantautore calabrese trapiantato a Bologna, torna con un nuovo album, Mondo Tragico Quasi Magico, e un nuovo tour in full band che passerà dal Locomotiv il 3 aprile 2025. Il disco è stato anticipato dal singolo MYROMANTICA, uscito per Garrincha 373: un brano dal sapore pop che racconta la storia di un’intimità speciale, personale, eppure fragile, che si crea giorno dopo giorno tra due persone.

Per l’occasione Cimini ci ha raccontato la città dal suo punto di vista e ci ha mandato qualche foto delle sue passeggiate.

Bologna è una città Myromantica. È affascinante e si fa vivere, si fa piacere, si fa amare ma non ti dice ti amo, si fa scoprire ed è complice anche se non ti guarda negli occhi.
Però quando hai bisogno di confidarle i tuoi segreti, quando hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti, lei c’è sempre, accogliendo la tua solitudine a modo suo.
Bologna mi ha adottato da un po’ di anni, tanto da sentirmi in parte suo figlio.
Vivo in centro, giro nelle zone di Strada Maggiore, dove ci sono quei locali toccati ancora poco dalla gentrificazione che, proprio per questo, ti danno l’idea di casa. 

Oggi esco a piedi, in realtà mi muovo sempre a piedi, vado al Cafè de Musici per salutare Vitalba, esco ed entro da casa per respirare un po’ e prendere idee, faccio una passeggiata ai Giardini Margherita, una chiacchiera casuale in Piazza Carducci con Gianfranco, un signore che girava sempre con un cane, che da qualche mese non c’è più.
Taglio Strada Maggiore e le Due Torri per raggiungere i miei amici da Volare per aperitivo, mangiamo qualcosa senza impegno e poi passiamo dal Cortile Cafè. Bevo qualche gin tonic, la serata prende bene, possiamo allungarci allo Scorpione ma oggi sono stanco e fuori fa un po’ freddo, e allora mi incammino al contrario. Un salto all’Infedele con un amico, allungo il passo perchè si è fatto tardi, passo dal Portico a salutare Leo dietro il bancone, taglio per via Fondazza e penso che Bologna è bella perché di notte ha una nebbia romantica, romantica a modo suo, proprio come la mia canzone.
Arrivo sotto casa, stanotte sono solo, apro il portone, faccio le mie scale tre alla volta, e mi metto a letto.
Ho fatto l’amore con la città.