Lì dove c’era lo Spazio Indue, qualche anno fa era nato Nero, strana “creatura” di Edoardo Mazzilli, cofondatore di ROBOT festival, animatore delle serate del Link per oltre 12 anni e molto altro. Nero nacque come una sorta di factory, dove oltre ad ascoltare musica con un buon impianto (dal folk all’elettronica passando per il jazz) si beveva anche molto bene, proprio come nei club di un tempo, con una selezione di bottiglie dalle memorie antiproizioniste. Insomma, uno dei pochi posti in città che univa una bella programmazione a un bar di qualità.
La triste notizia è arrivata oggi su facebook: Nero chiude. Non per colpa del Covid, come dice Edoardo, ma per molto altro: “Cose molto più ingiuste, come l’assenza totale di mezzi e istituzioni per riuscire ad andare avanti. Mancanza di diritti a fronte di soli doveri. Chiudiamo perché son stufo di farmi trattare come un delinquente solo perché lavoriamo la notte. Chiudiamo perché in Italia (scusate la retorica ma è così) non è più sostenibile un progetto come il mio seppur di piccole dimensioni ma di grande cuore. Chiudiamo perché questa città non la riconosco più, e di fare la guerra con certa gente non merita più il mio sforzo”.