Il problema esisteva da tempo. Nonostante i lavori di insonorizzazione, l’Arpa aveva già notificato alcuni mesi fa lo sforamento dei decibel a Bolognina Boxe, la cui sede si trova al piano terra di palazzo in via del Lavoro 17/A sotto alcuni appartamenti privati.
L’associazione, nata nel 2017, conta più di trecento iscritti di diciotto etnie differenti, tra cui ventidue pugili agonisti, una Campionessa d’Italia, e due pugili professionisti tesserati. Insomma, un simbolo dello sport popolare in città, motivo per cui – per ovviare al problema del rumore – era stata richiesta al Comune una nuova sede.
Richiesta rilanciate anche attraverso Bolognina Boxing Camp, una rassegna di eventi di boxe, cultura, musica e socialità in collaborazione con Ex Centrale con un ring inserito tra gli spazi di Corte Tre e via Nicolò dall’Arca.
“Questa mattina – scrivono – davanti alla nostra palestra sono stati messi i sigilli di chiusura a causa dei problemi di insonorizzazione. In questi mesi, tra numerose iniziative e allenamenti, abbiamo cercato un dialogo con le istituzioni per fronteggiare il problema dello spazio che ormai da anni abbiamo. Il problema si è aggravato con l’impossibilità di insonorizzare oltre l’insonorizzazione già effettuata, perché ciò avrebbe comportato la chiusura della palestra per 6 mesi e un costo di 100.000€. Nonostante le promesse e le false speranze oggi ci siamo trovati con il divieto di poterci allenare nella nostra palestra. Riteniamo tutto questo inaccettabile e faremo di tutto per non far morire questa esperienza nel silenzio”.
Per protestare è stato organizzato un presidio davanti a Palazzo D’Accursio alle ore 15.30 “con fasce, corde e guantoni perché se non abbiamo una palestra dove allenarci ci alleneremo in Comune!”.