In questi giorni di “proteste delle tende” e di lacrime di coccodrillo per i poveri studenti senza dimora le soluzioni si sprecano. Quelle che vanno per la maggiore sono beceri tentativi di spostare l’attenzione dalle disuguaglianze abitative a un semplice tema di accoglienza degli studenti (o diritto allo studio), favorendo così addirittura un’ulteriore speculazione a colpi di student housing che sono parte stessa del problema. Quello di cui c’è bisogno, però – un radicale cambio di modello dello sviluppo urbano – non è una faccenda immediata.
Eppure una soluzione rapida ci sarebbe.
A proporla sotto forma letteraria in Welcome. Manuale per studenti senza fissa dimora, un libricino pubblicato per la collana di libricini fotocopie di Modo Infoshop, è Andrea Ruggeri, contro-cultore creativo dalla carriera sregolata. In breve: è stato tra i fondatori con Alberto Grifi del gruppo videorivoltoso Dodo Brothers (tra il ’77 e il ’78), copywriter per agenzie multinazionali, autore negli anni 90 di fallimentari Report con Gabanelli, “troppo esoterici per il giornalismo televisivo”, fuoristradista in Libia per il giornalista Amedeo Ricucci e turisti facoltosi e, durante tutto il tempo, scrittore di cose brevi tra cui: per Marsilio anche un libro del 1981 contro gli “urbanisti bolognisti”, Rinascimento Urbano, una falsa bio del criminale Igor il Serbo e molto altro, fino alle due pubblicazioni per la collana fotocopie di Modo Infoshop, sotto lo pseudonimo Matricola 13, Sulla guerra incivile del DAMS e, col suo nome originale, quest’ultimo Welcome.
La storia inizia così: “Ai lati della statale romana che finiva al mare attraversando la pianura sorgeva la città Welcome.[…] L’interno della città storica era abitato da possidenti di patrimoni immobiliari che da sempre affittavano a decine di migliaia di studenti fuorisede stanze e letti a cifre da rapina, non c’era verso, da sempre, o così o niente. Poi arrivò il niente“.
La città “slow” di colpo si accorse che gli studenti “sporcavano di più e rendevano meno dei turisti” e decise di convertirsi in “un’enorme stanza per turisti e affaristi di passaggio”, sotto la dipendenza tossica del “grande pusher globale che spacciava affitti brevi in tutto il pianeta”. Divenne così la città Welcome per cittadini, commercianti, possidenti Welcome e politici Welcome.
I protagonisti della breve storia, in bilico tra l’orwelliano e il perculante, sono: un vicequestore allievo di Umberto Eco; il professor Bottazzi, smascheratore del processo degradante in atto e perciò accusato dall’assessore al turismo di Welcome di sabotaggio contro la tassa di soggiorno (quindi, aggiungiamo noi, contro la cultura che da lì riceve i fondi); quattro leader della protesta studentesca (tre maschi e una femmina); e Don Juan, pensionato spaccino di Monzuno con la passione per gli insetti che alleva insieme alla figlia entomologa.
Il contesto è quello della città contemporanea, votata alla tradizione sui depliant, compressa nella realtà da quel mix asfittico composto di magazzini della logistica, centri commerciali, supermercati, spese a domicilio, schiavi e odore di cibo scadente ovunque.
Dopo numerosi reati alla proprietà e braccati dai Welcome, i quattro leader si rifugiano sui monti ed è lì che formano il Comitato Infestazione Stanze. Sarà così la grande quantità di insetti a disposizione di Don Juan (grasse larve, mosche nere soldato, calabroni giapponesi, blatte fuochiste, zanzare tigre ecc.) a diventare l’arma che farà fuggire a gambe levate i city-users e riportare gli studenti in città.
Inciso: il collegamento con il collettivo Infestazioni, che continua a occupare ed essere sgomberato, sembrerebbe immediato, ma invece tutto era già stato scritto prima che quello nascesse, il che dona al testo anche l’aura della profezia.
Aggiunge il prof. Bottazzi: “La forma di vita studentesca è infestante per definizione, e si può alla fine configurare come un miglioramento delle specie cittadine rese deboli da un’igiene esasperata e dalla convinzione fallace che una vita benestante possa migliorare con uno spray insetticida“.
Il librino, che costa meno della metà di uno spritz a Welcome (3 euro), lo trovate alla Libreria Modo Infoshop.