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Cosa leggere per affrontare il Coronavirus secondo Modo Infoshop

Abbiamo chiesto a una delle nostre librerie preferite di orientarci nelle scelte ed ecco la fantastica selezione che ne è venuta fuori

Scritto da La Redazione il 10 marzo 2020
Aggiornato il 28 aprile 2020

Tra le attività casalinghe più capaci di riempire di senso questo strano periodo c’è certamente la lettura. Alcuni libri, in particolare, potrebbero aiutarci ad affrontare e analizzare meglio il momento e contrastare l’infodemia. Abbiamo, quindi, chiesto a Marta della Libreria Modo Infoshop di orientarci nelle scelte ed ecco la fantastica selezione che ne è venuta fuori.


David Quammen,Spillover, Adelphi, 2014

Sconsigliatissimo a ipocondriaci e paranoici, Spillover racconta le peregrinazioni che David Quammen compie alla ricerca delle cause e dei concatenamenti di eventi che hanno portato allo sviluppo di nuove epidemie, senza tralasciare le responsabilità dell’essere umano nell’intaccare l’equilibrio delicato di certi ecosistemi. Strumento ideale per capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere anche nel futuro.


Donna Haraway,Chthulucene, Nero | Not, 2019

In un libro che difficilmente si riassume in due righe, Donna Haraway riflette anche sulla necessità di costruire nuovi immaginari per nuovi luoghi di rifugio, spesso ispirandosi al processo della simbiosi di funghi e batteri. Questo è un buon momento per mettere alla prova la nostra immaginazione e costruire nuove alleanze, che vadano al di là dei rapporti di produzione.


Déborah Danowski, Eduardo Viveiros de Castro, Esiste un mondo a venire? Saggio sulle paure della fine, Nottetempo, 2017

Se vedete in quanto sta accadendo un’ulteriore prova della prossimità della fine del mondo, vi indichiamo una pubblicazione che in Italia ha dato voce a una corrente filosofica e antropologica che riprende la lettura delle cosmogonie amerindie per ripensare all’apocalisse, abbracciando riflessioni che scardinano completamente il pensiero antropocentrico occidentale e che sviluppano una visione “ecologica” altra. Da farne tesoro.


Jacobin Italia vol.6. La politica della paura. La paura della politica, Edizioni Alegre, 2020

Nel frattempo non scordiamoci che la paura e i pensieri morbosi facevano parte della nostra vita anche prima del virus, forse in maniera più insidiosa, forse più latente. L’ultimo numero di Jacobin mette insieme una serie di articoli che analizzano la paura nelle diverse declinazioni che può assumere, modulando i rapporti di potere, la politica, le relazioni sociali, e diventando l’emozione chiave della nostra epoca.


Silvia Federici, Genere e capitale, DeriveApprodi, 2020

Nel frattempo non scordiamoci di lottare tutti i giorni per le giuste cause, per questo segnaliamo l’uscita dell’ultimo libro di Silvia Federici, in cui l’autrice torna sul pensiero anticapitalista di Marx per criticarne le zone d’ombra e le ambiguità, alla luce delle lotte dei movimenti femministi contemporanei.


Ishmael Reed, Mumbo jumbo, Minimum Fax, 2016

La peste e Cecità tornano nelle classifiche e ci fa molto piacere, ma c’è un libro altrettanto acuto nel trasformare il topos della malattia contagiosa per analizzare le dinamiche di oppressione presenti e passate. Mumbo jumbo narra di uno strano contagio che colpisce Harlem negli anni 20: a suon di jazz, si diffonde la terribile epidemia del Jes Grew, virus che colpisce solo uomini bianchi e che li porta alla morte per sfinimento da ballo. Alors on danse.


Jeff VanderMeer, Trilogia dell’Area X: Annientamento-Autorità-Accettazione, Einaudi, 2018

In questi giorni così weird, potete rincarare la dose con la trilogia di Jeff Vandermeer e seguire le perturbati vicende che si sviluppano intorno all’area x, Southern Reach, dai confini fluidi e non definibili, in cui accadono inspiegabili trasformazioni genetiche di flora, fauna e delle quattro donne protagoniste del primo libro, Annientamento. Severamente vietato cercare una risposta alla mancanza del nesso causa-effetto.


Kate Tempest, Let them eat chaos, e/o, 2017

Kate Tempest prima delle sue raccolte ama specificare che le sue poesie sono state scritte per essere lette ad alta voce. Seguire il suo consiglio può avere gli stessi effetti liberatori e catartici di quando si cacciava la testa nel cuscino per urlare – e non è male in questi tempi interessanti e ugualmente stressanti. Let them eat chaos parla di smarrimento e disperazione in una città che è Londra, ma potrebbe essere un qualsiasi contesto urbano che tanti di noi viviamo. Parla anche della necessità di ritrovare un sentire comune.


Shane Jones, Io sono febbraio. La storia dell’inverno che non voleva finire mai, I Libri di Isbn/Guidemoizzi, 2011

Pensate al dramma di una cittadina che non riesce a far volare aquiloni e mongolfiere a causa di un Febbraio – un signore in carne e ossa – che per mesi ostacola il ritorno della primavera. Io sono Febbraio è una favola dark da leggere per resistere in questi tempi bui – marzo d’altro canto è appena iniziato, forse avremo una percezione un po’ diversa della sua durata.


Ericalilcane, Hitnes, Bastardilla, Fino a qui ve lo posso raccontare, Modo Infoshop, 2020

Dulcis in fundo, visto che dovremo starcene un po’ tranquilli e fermi, vi segnaliamo la nostra ultima pubblicazione, una raccolta di disegni e fotografie frutto di un viaggio fatto nel cuore dell’Amazzonia colombiana e di un’esperienza vissuta direttamente dagli autori e dall’autrice in una delle comunità che la abitano. Il testo introduttivo dell’antropologo Marco Tobón riassume brevemente alcune chiavi di lettura con cui interpretare questo viaggio.