Dr. Martens District Guide Torino Edition, la guida tra la città dei quartieri romani e il grande mercato di Porta Palazzo
Li ha immaginati Matteo Cozzo, un artista del collage che ha unito i due simboli più iconici, la mole e la scarpa, attraverso uno strappo sui muri del nuovissimo store Dr.Martens in via Garibaldi. Un intreccio di creste e bordi frastagliati, segni della ribellione, che legano i punk, i mod, i metallari, gli ultrà e quelle comunità del sottosuolo, che a Torino si sono riprodotte nei tanti sentieri e impulsi di una città con il pensiero laterale storicamente sviluppato e che, per un motivo o per l’altro, viaggiano con i Dr. Martens ai piedi. E Via Garibaldi la conoscono tutti: collega il giardino dedicato al maestro Ezio Bosso in piazza Statuto con il suo popolo di mod, a Piazza Castello, il bordo dei Palazzi Reali e il giardino del Re. Tra questi due punti cardine si apre la prospettiva che Alice Lotti ha disegnato per la Dr. Martens District Guide Torino Edition, la guida tra la città dei quartieri torinesi e il grande mercato di Porta Palazzo. Piole, vino, libri e i tanti colori di tutte le differenze che vivono tra le strade antiche, delineando una città contemporanea, multi diversa, chic e dissidente. Oltre via Garibaldi, in Piazza Castello, c’è il Teatro Regio delle opere e delle liriche disegnato da quel punk di Carlo Mollino, che poi è sempre stato anche la residenza dello spakkio, i breaker, gli skater, i writer, come Venice Beach in Piazza Italia.
Il Castello guarda anche verso il fiume attraverso via Po, sotto i cui portici troviamo i vinili più attuali, i libri usati e gli abiti vintage, fino ad arrivare alla piazza più grande d’Europa, che si affaccia sull’epicentro del sottosuolo: i mitici Murazzi del Po. In queste rimesse per le barche e per le merci, i Subsonica hanno disegnato il cielo su Torino, la città è stata sporca e figa, dannata e infinita, hanno suonato tutti: Vinicio che poi ha composto il suo tango, dj e compositori dei mondi techno, house, bass, il punk HC, la dance music furba e tutto il materiale resistente. Ed ecco che in questa primavera di Eurovision e Kalush orchestra, i Murazzi riaprono. Torino cammina e parla di futuro.
Un incrocio tra due culture: quella sarda e quella veneziana, un luogo che crea connessioni. È il luogo ideale per perdersi in quattro chiacchiere e sentirsi davvero a casa.
Nora è una libreria e caffetteria specializzata in tematiche di genere, femminismi e cultura lgbt. Un luogo d’incontro e discussione, che apre la mente a nuove prospettive.
Combo a Torino è molto più di un ostello: un ristorante, una radio, uno shop. Il tutto raccolto nel più grande mercato d’Europa. Uno spazio per la curiosità di chi viaggia e di chi resta.
Una stanza, un locale raccolto e curato nei particolari, gestito da due illustratori. È una piccola vineria che fa della proposta naturale il suo cavallo di battaglia.
Un luogo dove tutto ciò che riguarda l’editoria indipendente, l’autoproduzione e le tecniche di stampa è possibile. Da Zanna Dura si sperimenta, si condivide, si gioca e si fanno nuovi incontri.
Si presenta come il classico record shop di una volta, un piccolo rifugio in pieno centro città che offre una selezione ampia di produzioni: dalle indipendenti e sperimentali alle classiche rarità.
Un luogo imperdibile se si ama curiosare negli armadi della nonna cercando abiti a cui dare nuova vita. Lo store che ha fatto del vintage la propria ricchezza e la propria forza.
Un’isola tutt’altro che deserta. Il locale, aperto tutto il giorno, offre molteplici possibilità: si mangia e si beve, ci si tatua, si sfogliano libri e riviste d’arte, si comprano e ascoltano dischi d’avanguardia.