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Eva Geatti: una playlist per Santarcangeles

Dove c'è molta luce, l'ombra è più nera

Scritto da La Redazione il 27 giugno 2018
Aggiornato il 28 giugno 2018

Santarcangelo Festival permette da un paio d’anni a cinque teenager tra i quindici e i vent’anni di diventare co-curatori artistici della programmazione del Teatro Il Lavatoio durante l’anno. Il progetto si chiama Wash Up e ha visto alternarsi band e musicisti scelti dai ragazzi a fianco di artisti proposti dalla direzione artistica. Il 9 luglio Wash Up sarà per la prima volta nella programmazione del festival facendo incontrare in Piazza delle Monache (alle h 22) l’artista Eva Geatti, cofondatrice della compagnia teatrale bolognese Cosmesi, con gli Slander, mitica band della scena hardcore-punk veneziana, e chissà cosa ne verrà fuori.

A Eva abbiamo chiesto di mandarci la sua playlist di avvicinamento a Santarcangelo (l’anno scorso la chiedemmo a Silvia Calderoni), ed ecco cosa ci ha risposto.

Metto insieme 10 cose che mi piacciono, che mi fanno pensare Con il Cuore in Gola al festival, al divertimento dello sguardo, alla natura oscura che mormora, allo sconosciuto ed al suo contrario. Poi alcuni di questi pezzi hanno dei video con centauri donna, party nelle stalle, concerti in stazioni del secolo scorso e gare di cosce. E così ho scelto con gioia e probabilmente senza nessi (perché scegliere è sempre difficile, ed è sempre escludere). Non è chiaro quale parte di me abbia completato questa playlist: ma certamente è anche quella eccitata da un urlo di notte lontano nel bosco.

[Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera].
J.W.Goethe

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COL CUORE IN GOLA – M¥SS KETA
(bhe dai, oltre all’amore mio incondizionato per lei direi ♥️ per il titolo ♥️)

NEVER COMING BACK – A Place To Bury Strangers
(per correre veloce dentro alle inquietudini)

HUMAN – Sevdaliza
(per le creature di mezzo che siamo sempre)

IN THE CITY – Anika
(per la città di Santarcangeles di Romagna)

APESHIT – The Carters
(per la bellezza e l’eccesso l’eccesso l’eccesso)

THE BEAT GOES ON – Sonny and Cher
(per essere umani e bizzarri nella stalla…)

ELOKO OYO – Fally Ipupa
(per camminare a lungo sotto il sole)

LA NUIT N’EN FINIT PLUS – Petula Clark
(e per camminare a bordo strada tornando a casa)

YOUR SOUL AND MINE – Gill Scott Heron
(“I am death!” cried the vulture. “For the people of the light.”)

NATURE IS A LANGUAGE – Coil
(senza commento)