Dopo due anni di mostre tra divani, appartamenti e inquilini, EXIT sbarca in quattro negozi di alimentari (quelli che chiamiamo paki, anche se magari i proprietari non vengono dal Pakistan). Nei primi tre sabato di novembre, dieci mostre, ciascuna della durata di un pomeriggio, si alterneranno tra gli scaffali di Halim (via Centotrecento 19/a), Hossain (via San Donato 40/c), Sharif (via Saragozza 67) e Rahman (via Serra 5/b) per poi concludere con una festa finale il 23 novembre da Granata. A partire dall’incontro con i negozianti e i loro minimarket, tredici artisti “eserciteranno la dimensione poetica di questi luoghi in una narrazione caleidoscopica per osservarne più da vicino una porzione, riscoprire gesti, raccontare una storia, comporre immagini ibride e attivare nuove connessioni”. Ed è così che l’alimentari di Halim in via Centotrecento si trasforma per qualche ora in uno studio di tatuaggi o un collettivo di fumettisti propone un travolgente programma di musica, ricchi premi e cotillon nel negozio di Hossain in via San Donato. “Meta casuale o punto di riferimento, un negozio di alimentari può diventare un piccolo portale attraverso il quale cercare un dialogo con la città e con quei gesti che l’abitudine rende scontati”.
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EXIT: mostre d’arte nei “paki” di Bologna
Scritto da La Redazione il 24 ottobre 2019

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