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I parchi di Torino

Tutto il verde di Torino, tutti i picnic in 10 minuti con Gorillas

Scritto da Pietro Martinetti+Silvia Pevato il 10 agosto 2021
Aggiornato il 13 agosto 2021

 

Quando immagina le città verde del futuro, il professor Mancuso chiede direttamente alle piante. Ci parla, e queste gli rispondono che saranno ovunque. Città coperte dentro e fuori di verde, che a vederle dall’alto non si noterebbe la differenza con un paesaggio naturale. Intonso. Anche se molti sostengono che nonostante il Green Deal europeo, Greta e i Fridays for Future, i monopattini e la mobilità in sharing, non stiamo facendo niente, la vita in città è diventata più green. In questa lenta-lentissima uscita pandemica, abbiamo imparato a vivere open air tante delle nostre abitudini. Giardini, aiuole, piccole piazze e parchi si sono trasformati in rifugi di libertà, luoghi dove è sempre l’ora di stendersi sull’erba. Una città che ha le forme della “Colazione sull’erba” di Manet, macchiata di chiazze verdi, allungata tra i monti e la collina amatissima da Le Corbusier.

È una Torino verdissima che aspettando di rimboschire il futuro sorseggia tra i parchi, con la certezza che i tipi di Gorillas porteranno in men che non si dica tutto il necessario per bere e mangiare. Dieci minuti, e nel frattempo ecco una mini guida ai parchi e ai giardini della città. 

Parco del Valentino
Il Central Park di Torino, la macchia verde nel cuore urbano, regale e fluviale, con i suoi due castelli. Uno vero, l’altro uno scherzo.

Giardini Leone Ginzburg
Lessico famigliare: il Po, l’acqua, i Murazzi come una volta, Piazza Vittorio e la Mole. Un giardino, una cartolina della città e il campo da calcio meno proporzionato del mondo.

Parco Michelotti
Una volta c’era lo zoo e un’altra era il meeting point per i rave. Oggi è una palestra per bambini e un belvedere che s’affaccia sulla diga, la Mole e la piazza più grande dell’EU.

Torino Precollinear Park
C’è un unico ponte che ha un parco sopra, ed è un’invenzione torinese: letteralmente stratosferico. A cavallo del Po e alto quel che basta per godersi il Superga e il Monviso.

Parco della Rimembranza
Conosciuto da tutti come il Parco della Maddalena, è il più alto della città. Un monumento verde dedicato alla vittoria nella Prima guerra mondiale.

Parco Dora
Là dove c’era l’asfalto ora c’è l’erba. Il Parco Dora è una cattedrale postindustriale, un sermone urbano per una città che si scansa dai fumi e dai grigiori della città-fabbrica e comincia piuttosto a ballare sui prati.

Parco naturale La Mandria
Era la riserva di caccia dei Savoia. Un parco cintato, il più grande d’Europa. Con daini, cervi, volpi lepri, tassi e ovviamente umani. Che lasciata perdere la caccia recuperano in svago e relax.

Parco della Tesoriera
Costruito assieme alla villa per il tesoriere di casa Savoia, che evidentemente aveva bisogno di spazio, ospita l’albero più maestoso della città: il Nonno di Torino.

Parco Colletta
Selvaggio, selvatico, boschivo, leccato dalla lingua del Po mentre confluisce con la Dora. Un’oasi di pacatezza musicata da un tripudio di cinguettii.

Parco Pellerina
Ai confini di Cit Turin e dei suoi palazzi liberty, alla Pellerina ci sono le giostre, il circo e i campi da calcio. In un sogno di una notte di mezza estate del 2007, ci atterò l’astronave dei Daft Punk.

Parco Ruffini
Il “Valentino nuovo” è il parco della città più legato alla cultura sportiva di Torino, casa del Palazzetto, stadio del basket e di canzoni.

Parco Piazza D’Armi
Onde e colline in un parco militare per chi dorme nelle caserme, vicino alla fiamma olimpica spenta e allo stadio Olimpico Grande Toro.

Miraorti
A Mirafiori c’è un’immensa distesa di orti in via di rigenerazione, con un progetto di agricoltura urbana e presidio di comunità.

Giardini Cavour e Aiuola Balbo
Un grande giardino nell’epicentro nobile, meeting point per gang di cani sotto gli occhi benevoli di una statua del Mahatma Ghandi.

Piazza Maria Teresa
Torino è una piccola Paris. Sedetevi sulle panchine di questa piazza-giardino e provate a smentire il cliché.

Giardino Fergat
Per chi ne avesse abbastanza di tutta l’arte contemporanea della signora Sandretto, ci sono tubi e alberi su cui arrampicarsi.

Giardino San Paolo
I giardini delle scuole di zona, con il noto campetto da basket. 24h al giorno di pallacanestro. Gli irriducibili.

Giardino di via Revello
Il nuovo giardino della città con rain garden: una zona che raccoglie l’acqua piovana per redistribuirla a tutte le erbe e le piante dei dintorni.

Giardino Nicola Grosa
Il giardino sostenibile firmato da Renzo Piano stretto tra il Cit Turin e la Spina 1: meta di quiete e dei dipendenti d’Intesa e Rai.