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Il programma del nuovo Biografilm Festival 2021

La nuova edizione ibrida dell'evento cinematografico dedicato alle storie di vita, tra proiezioni in presenza e online

Scritto da La Redazione il 27 maggio 2021

I primi due anni così forse non li avrebbe mai immaginati, ma la nuova direttrice artistica di Biografilm, Leena Pasanen, ha avuto già un grande merito: l’aver spostato per prima in Italia, e con grande successo, un festival cinematografico completamente online. Di quell’esperimento che lo scorso anno ha poi mostrato le potenzialità dello streaming ai cinema rimasti orfani di sala oggi abbiamo più chiara la lezione e, sebbene nulla possa sostituire l’esperienza del grande schermo, è vero anche che il web permette di raggiungere un pubblico lontano che altrimenti non avrebbe modo di partecipare. Da questa nuova consapevolezza la nuova edizione ibrida di Biografilm, che dal 4 al 14 giugno 2021 sarà sia su Mymovies (dove ogni film acquistato sarà disponibile per 72 ore) sia a Bologna tra il cinema Pop Up Medica Palace e il chiostro del complesso di Santa Cristina.

Sono 106 i film in totale, di cui 50 diretti da donne, provenienti da ben 44 Paesi e 4 continenti.

Tre le serate speciali con ospiti, tutte al Pop Up Cinema Medica Palace. Giovedì 3 giugno, per la serata di preapertura, sarà presente l’attrice Anna Foglietta, accanto a Marco Spagnoli, regista del documentario Il coraggio del leone, un dietro le quinte dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Mercoledì 9 giugno, l’anteprima italiana dell’atteso La Daronne / La padrina (Francia, 2019), introdotto dal regista Jean-Paul Salomé: Patience, traduttrice specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra antidroga, viene a conoscenza dei traffici poco raccomandabili del figlio di una donna a lei cara e decide di intrufolarsi nella rete dei trafficanti e diventa La Padrina. Sabato 12 giugno, a seguire la cerimonia di premiazione, il regista e artista olandese Renzo Martens presenta il suo White Cube, documentario sulla storia di una galleria nel mezzo di una piantagione di olio di palma in Congo.

Per la prima volta luogo del festival il Chiostro del complesso di Santa Cristina “della Fondazza”, ospiterà invece una proiezione al giorno tra cui, martedì 8 giugno Telling My Son’s Land di Ilaria Jovine e Roberto Mariotti presenti insieme alla protagonista, la giornalista Nancy Porsia, la Notte Freak 2021, con concerti acustici per ricordare “Freak” Antoni venerdì 11 giugno, e DAMS-8, un evento di racconti e immagini dell’omonima factory di cinema martedì 15 giugno.

Suddivisi nelle varie sezioni tantissimi saranno i film che affronteranno temi come il coraggio civile, l’attivismo, la resilienza e la speranza, con il solito occhio puntato sui drammi contemporanei e le contraddizioni politiche e sociali del nostro tempo e, non meno importanti, quelli dedicati all’arte e alla musica.

Ve ne segnaliamo qualcuno:

Game Of The Year di Alessandro Redaelli che con Funeralopolis aveva ritratto il mondo dell’underground milanese, mentre qui si addentra nel mondo dei videogame in Italia che coinvolge sviluppatori, giocatori professionisti, content creators;
Io Resto di Michele Aiello un delicato esercizio di osservazione di un ospedale lombardo alle prese con il picco della pandemia;
Arica di Lars Edman, William Johansson Kalén, una storia sul disastro causato nella metà degli anni Ottanta dal gigante svedese delle miniere e delle fonderie Boliden che fece spedire una grande quantità di rifiuti tossici in Cile scaricati poi in gran parte nel deserto causando cancro e difetti congeniti;
Un cielo tan turbio di Álvaro F. Pulpeiro, racconto della situazione attuale in Venezuela tra pirati e pellegrini abbandonati al loro destino;
Courage di Aliaksei Paluyan, uno sguardo personale sulle manifestazioni dell’estate 2020 in Bierolussia;
The Fifth Story di Ahmed Abd, un viaggio emozionale che attraversa quattro decadi di guerre e conflitti in Iraq;
The Other Side Of The River di Antonia Kilian, storia della diciannovenne curda Hala che scappa dalla famiglia filo-Isis per arruolaris nell’Unità di Protezione delle Donne, la brigata femminile della milizia di Unità di Protezione Popolare;
512 Hours di Adina Istrate, sull’omonimo progetto di Marina Abramovic alla Serpentine Galleries di Londra, un esperimento sociale di umana connessione, che espone i partecipanti alla drammatica profondità dell’empatia e delle emozioni umane;
Stardust di Gabriel Range, un incontro con David prima che diventasse Bowie.

Il programma completo lo trovate su www.biografilm.it