Torna dal 2 ottobre al 22 novembre Bologna Modern, il festival curato dal Teatro Comunale di Bologna che celebra la musica del nostro tempo. Nel cinquantenario del ’68 non potevano mancare i confronti con quell’anno rivoluzionario che oltre a cambiare la società travolse anche la musica. Ottimo esempio fu il grandioso Kraanerg del compositore greco Iannis Xenakis composto tra il 1968 e il 1969 per un ensemble di 23 strumenti e nastro magnetico, su commissione del National Ballet of Canada per l’inaugurazione del National Arts Centre di Ottawa. Il balletto sarà proposto in prima esecuzione italiana (Teatro Comunale 10 e 11 ottobre, ore 20.00; 13 ottobre, ore 15.30) con la coreografia e regia di Luca Veggetti e la direzione d’orchestra di Yoichi Sugiyama coinvolgendo più di 100 persone oltre alle due ballerine principali, Alice Raffaelli e I-Ling Liu.
Parlando di rivoluzioni, non si può tralasciare il mitico compositore sovietico Dmitrij Šostakovič, al quale è dedicato un omaggio curato dalla Fondazione Musica Insieme che si aprirà il 17 ottobre (Cinema Lumière – Cineteca di Bologna, ore 20.30) con la proiezione del film documentario di Aleksandr Sokurov Viola Sonata (1989) e proseguirà con il ciclo di concerti Musica assoluta (dal 18 ottobre al 22 novembre – Oratorio San Filippo Neri, ore 20.30), esecuzione integrale dei quindici Quartetti di Šostakovič la cui interpretazione è affidata ad altrettanti giovani e affermati Quartetti: Dàidalos, César Franck, Noûs, Guadagnini e Adorno.
Anche quest’anno un paio di appuntamenti proposti da AngelicA Festival: un “Concerto per 5 pianoforti” (14 ottobre – Piazza Scaravilli, ore 17.00) – in memoria di Daniele Lombardi, dedicato all’artista scomparso nel 2018 – e un “Concerto per 20 violoncelli” di Bologna Cello Project (18 novembre – Foyer Respighi, ore 11.00).
Spazio poi ai nuovi suoni e alle performance delle classi di Musica Elettronica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna che, il 23 e 24 ottobre (Foyer Rossini, ore 19.00), con Martini Elettrico porteranno anche le reinterpretazioni di due opere storiche di John Cage come Radio Music e Variations VI.
Infine gli incontri “Ascoltando il ’68: quattro dischi che volevano cambiare il mondo” (Foyer Respighi, ore 18.00) con il giornalista Pierfrancesco Pacoda e la mostra curata dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna “1968: L’anno degli studenti” che si inaugurerà il 29 settembre.
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Il programma di Bologna Modern 2018, il festival di musica contemporanea del Teatro Comunale
Oltre 40 appuntamenti incentrati sui linguaggi compositivi di oggi
Scritto da La Redazione il 14 settembre 2018