Una villetta del 900 in via Corticella 6 intitolata a Tina Gualandi, attivista della Salute Mentale impegnata fino alla sua scomparsa nel 2018 nel testimoniare, e contrastare, lo stigma che accompagna chi soffre di disturbi mentali. 240 metri quadrati distribuiti su tre piani con due sale riunioni, una cucina, tre laboratori, due biblioteche ed un ampio giardino destinati alle attività di 10 associazioni della Salute Mentale (Cercare Oltre, Il Ventaglio di ORAV, Non Andremo Mai in TV, Galapagos, Cristina Gavioli, Diavoli Rossi, A.I.T.Sa.M., Daedalos, Spazio e Amicizia, Progetto Itaca Bologna) e a quei cittadini che necessitano di un particolare contesto familiare che non sia una struttura sanitaria per svolgere attività rivolte alla socializzazione, alla cultura, all’apprendimento.
La casa, di proprietà del Comune e oggi in concessione, attualmente ospita le redazioni del sito Sogni&Bisogni e della rivista mensile Il Nuovo Faro. Già presenti, inoltre, laboratori del programma PRISMA (Promuovere e Realizzare Insieme Salute Mentale Attivamente), gruppi di auto-mutuo-aiuto, diverse attività inerenti al programma PACo (progetti di attività di Comunità) per la riappropriazione della propria vita sociale.
Ma in futuro, la Casa dovrà assomigliare sempre più ad un vero focolare domestico dove poter bussare e trovare amici con cui bere un caffè, dialogare, preparare e condividere un pranzo assieme, leggere, ascoltare musica, guardare un film. Insomma un luogo dove poter uscire dalla solitudine.