Un segno, che accende una nuova luce su un luogo storico proiettato sul futuro. ZERO (Weak Fist), la scultura luminosa di Patrick Tuttofuoco visible da oggi su Porta San Donato, è un pugno semi-aperto disegnato da semplici neon, opera nato da un ragionamento sullo spazio e la sua storia. Un intervento transitante, partito dall’Arco di Augusto a Rimini, un’entrata della città costruita per rimanere aperta, quindi un simbolo di accoglienza «dissonante e più evoluto rispetto al presente che viviamo», seconto Tuttofuoco. Seconda tappa, l’Ambasciata Italiana a Berlino, edificio regalato da Hitler a Mussolini, «con il “vuoto” sulla facciata non ricostruito dopo le distruzioni della guerra simbolo dell’elaborazione di una ferita che non va più dimenticata». Infine Porta San Donato a Bologna, «il punto di arrivo – continua l’artista – da cui può ricominciare tutto: anche questo è un luogo storico ma, per il suo legame con l’Università e la sua vita culturale, è al tempo stesso un collegamento col futuro, proiettato verso uno spostamento positivo degli equilibri. È la rappresentazione di un potenziale infinito.»
Il progetto rientra tra i main projects di ART CITY Bologna 2019 in occasione di Arte Fiera è promosso dal Polo Museale dell’Emilia Romagna con la collaborazione del Comune di Rimini, l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e Xing.
Resterà lì fino al 17 febbraio, ma c’è già chi è pronto a scommettere che potrebbe rimanerci molto più a lungo.