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Le foto dell’Osteria “Brigata del Pratello” al carcere minorile di Bologna

Scritto da La Redazione il 7 ottobre 2019

Foto di Paolo Cortesi

Si chiamerà Brigata del Pratello la nuova osteria che inaugura giovedì 10 ottobre 2019 nel carcere minorile del Pratello a Bologna (qualcosa l’avevamo già anticipata qui). Il progetto vedrà coinvolti, come cuochi e camerieri, sei ragazzi detenuti che da mesi partecipano al percorso formativo promosso da FOMAL, Ente accreditato dalla Regione Emilia-Romagna per la formazione professionale nell’ambito della ristorazione, e dall’Istituto Penale Minorenni “Siciliani” (IPM), con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Regione Emilia Romagna.

A turno tre di loro saranno in cucina e gli altri tre ai tavoli, affiancati dallo chef Mirko Gadignani (cuoco della squadra di calcio del Bologna e della Fortitudo) e da maître professionisti in una sala di circa 40 posti ricavata in quello che un tempo era il chiostro del convento che oggi ospita l’istituto penale. In menu piatti stagionali con prodotti dell’orto presente in carcere e curato da altri detenuti e specialità sempre diverse con uno sguardo a tutte le cucine regionali e non solo.

Si parte con cene-evento esclusivamente ad invito fino a dicembre (compresa l’inaugurazione stessa alla presenza delle autorità), poi da gennaio sarà possibile prenotarsi sul sito per alcune date stabilite che – si spera – diventeranno sempre più numerose. Non essendo un’attività commerciale, le cene saranno a offerta libera per sostenere i costi extra del progetto (personale aggiunto, materie prime, attrezzature, ecc.). L’accesso – vietato comunque ai minorenni – sarà consentito previa autorizzazione che verrà rilasciata dopo la verifica dei documenti durante la prenotazione stessa. Perché è sì un’osteria, ma pur sempre in un carcere. E, se ve lo state chiedendo, il vino e gli alcolici ci saranno, anche se i detenuti non potranno usufruirne.

Nota di colore: alla fine di ogni cena ai clienti verranno regalati gli sbarrini, dei biscotti “a sbarre” ideati dai detenuti.

Ecco qualche foto in anteprima dell’osteria.