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Le sale bolognesi contro il cinema a 2 euro: “non risolve la mancanza di educazione culturale”

Lo sfogo degli esercenti in un comunicato

Scritto da La Redazione il 8 marzo 2017

- 031115_cinema_odeon - fotografo: BENVENUTI

Foto di Foto Nucci_Benvenuti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Gli esercenti e gestori delle sale cinematografiche di Bologna scriventi non aderiranno alla proroga dell’iniziativa Cinema2days promossa dal Mibact insieme alle Associazioni di Categoria. Siamo spiacenti a non poter proseguire, ma, alla luce dei risultati, questa iniziativa penalizza oltre misura le piccole e medie sale di città.

Le sale cinematografiche bolognesi conservano la peculiarità di avere gestioni che si collocano nella tradizione familiare dove passione e amore per il grande schermo sono le parole d’ordine. La nostra mission è da sempre la diffusione della cultura cinematografica con particolare attenzione al territorio di riferimento.

I nostri spettatori li seguiamo ogni giorno con una politica dei prezzi che è vantaggiosa tutto l’anno, mirata e attenta a facilitare la fruizione da parte di tutte le fasce più deboli, consapevoli che la fidelizzazione e la diffusione della cultura cinematografica passano anche attraverso una politica di prezzi che stirizza l’occhio ai ragazzi, gli studenti, le famiglie, gli anziani. Per intenderci, da sempre, tutti gli esercizi esercizi praticano quotidianamente, non volgiamo dire un prezzo politico, ma non siamo nemmeno molto distanti, attraverso convenzioni territoriali, sconti ed iniziative commerciali che cercano di coniugare l’offerta cinematografica con i gusti e le esigenze della clientela.

Inoltre, i cinema, soprattutto quelli collocati all’interno dei centri storici, forniscono il più delle volte un presidio nei territori in cui svolgono l’attività, arrivando in alcuni casi a colmare il gap di offerta culturale del sistema pubblico, facendosi carico quotidianamente delle diverse problematiche che investono i cittadini.

A settembre 2016, pur con molte riserve, si decise di aderire al lancio dell’iniziativa promossa dal Ministero, convinti che iniziative con una durata temporale definita, possano avvicinare al cinema una determinata fascia di pubblico, ma queste iniziative non si sono rivelate la soluzione ottimale ad una mancanza di educazione alla cultura cinematografica. A prezzi di dumping il pubblico si concentra esclusivamente in quelle giornate, abbandonando il piacere della sala nei restanti giorni della settimana, con ovvie ricadute negative sulla gestione.

Negli ultimi decenni a fronte di un’innovazione tecnologica galoppante e di una sempre maggiore prolificità di prodotto non ha fatto seguito un incisiva ed organica opera di indirizzo e promozione della settima arte. La nuova legge del Cinema cerca di porre rimedio ad alcune lacune, e ne siamo grati, ma un’impostazione generalista non risponde alle esigenze di promozione del cinema, di valorizzazione delle buone pratiche e degli sforzi dei gestori delle sale cinematografiche.

Innamorati come sempre del nostro lavoro, crediamo che solo attraverso un intervento organico sull’intera filiera cinematografica sia possibile tenere conto delle esigenze di tutti, magari predisponendo misure più utili in grado realmente di allargare la cultura e la partecipazione del pubblico.

In attesa, noi continueremo nelle nostre scelte di fidelizzazione e di promozione del cinema con un’attenta politica dei prezzi per tutto l’anno.

Cinema Arlecchino, Cinema Capitol, Cinema Chaplin, Cinema Fossolo, Cinema Jolly, Cinema Medica, Cinema Smeraldo, Circuito Cinema Bologna (Multisala Odeon, Rialto Studio, Roma d’Essai, Europa cinema)