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Le voci di perAspera festival 2024

Scritto da Salvatore Papa il 12 settembre 2024

Ma con chi stai parlando? La domanda che la nuova edizione di perAspera, festival curato da Maria Donnoli ed Ennio Ruffolo, pone nel suo programma apre molte riflessioni sul presente dell’arte e del mondo. Perché se è ancora possibile parlare a qualcuno/a, farsi ascoltare, forse dovremmo chiederci prima chi e perché sta diventando irraggiungibile, troppo lontano per udire una voce diversa, e quali sono gli ostacoli al potenziale trasformativo dell’arte.

Se la sfida più impegnativa di un festival oggi è uscire dalla comfort zone che ci consegna sempre gli stessi format e gli stessi nomi, perAspera ha intrapreso negli ultimi anni un percorso tutto suo provando anche a decentralizzarsi rispetto alla città per raggiungere a più riprese orecchie lontane e la provincia spesso dimenticata. 

Quest’anno lo fa, ad esempio, con un progetto speciale di Macellerie Pasolini, Per una canzone (t)rap, che ha raccolto le urgenze e le inquietudini di ragazze e ragazzi, con particolare attenzione all’affettività LGBTQIA+; in un laboratorio gratuito guidato dal rapper bolognese Manuel Fu Kyodo Simoncini – che si svolgerà il 17 e 18 settembre dalle ore 16 alle ore 18.30 alla Casa della Cultura di Calderara di Reno – i partecipanti, in qualità di co-autori, le trasformeranno in una canzone che verrà diffusa per le strade di Calderara di Reno il 21 settembre: una performance itinerante in bicicletta a cui tutti sono invitati a prendere parte. 

Il resto del programma, che dal 16 al 22 settembre ospita performing arts, danza, musica, teatro, esperienze immersive e incontri, vede invece alternarsi alcuni progetti sui quali il festival ha sempre creduto, a partire dal gruppo nanou che festeggia i suoi 20 anni. 

La compagnia di danza sarà nella Sala della Musica, il 16 settembre alle 18.30 per un talk e il 17 settembre in Pinacoteca (ore 19.30, 20.10, 20.50) con Moto perpetuo. Visioni in Guercino, installazione coreografica creata appositamente per il festival che mette in dialogo i corpi con l’arte antica e in particolare con la Vestizione di San Guglielmo, capolavoro giovanile del pittore.

Il vecchio con la panda – Davide Calvaresi

Il 21 e 22 settembre negli spazi della Raccolta Lercaro Bluemotion presenta, invece, Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta. Extended version, un diario di voci e suoni da Hold Your Own di Kae Tempest, parte del percorso di ricerca sul mito di Tiresia e l’opera di Kae Tempest, «da ascoltare in cuffia wireless in piedi, sdraiatə, ballando, a occhi chiusi o spalancati».

In occasione dell’apertura del nuovo spazio dedicato alla produzione artistica, serra madre, il 20 settembre alle ore 21 il collettivo Bologna Modulare propone Concerto Micelico, un’improvvisazione controllata per quattro sintetizzatori modulari , ispirata – appunto – dal micelio, apparato reticolare/rizomatico che consente la comunicazione nel mondo vegetale. 

Siccome poi ad ascoltarci non ci sono sono gli esseri umani, ma anche le nuove tecnologie, il 18 settembre presso 5/C Lab l’autore, attore, artista visivo e regista cinematografico Davide Calvaresi avvia il suo dialogo solitario con chatGPT ne Il vecchio con la panda. 

E, ancora: una nuova Queer Art Walk con Flavia Monceri, che propone una lettura queer – nel senso etimologico di “strano, fuori dal comune” – della collezione del Museo Davia Bargellini, il 22 settembre alle ore 16.45 e Nikita di Francesca Sarteanesi in prima regionale al LabOratorio San Filippo Neri il 19 settembre alle ore 20.30.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO