Se non fosse uno scherzo, ci sarebbe da ridere. E, invece, è un fatto grave, che ci riporta esattamente al 1931, data di un decreto regio sulla pubblica sicurezza che si occupava, tra le altre cose, anche di “decoro” e “buon costume”. Ad essere “illegale” sarebbe stata la performance di “due persone travestite tipo drag queen“, proprio così le chiama il funzionario della Polizia Municipale di Bologna che ha redatto la sanzione pervenuta all’Öff di via Testoni a distanza di due mesi e mezzo da una delle tante esibizioni e performance che ne caratterizzano la programmazione.
“Martedì – scrivono sulla loro pagina facebook -, a distanza di circa 2 mesi e mezzo, ci è stato notificato dalla Polizia Municipale del Comune di Bologna un verbale nel quale NON ci vengono contestati i classici “disturbo della quieta pubblica” (nonostante i nostri orari siano tutt’altro che notturni), assembramento di persone o similari.
La contestazione (e sanzione pecuniaria non bene specificata) fa riferimento alla esibizione pubblica di “DUE PERSONE TRAVESTITE TIPO DRAG QUEEN”.
E questo perché, si legge nel verbale, “non fanno intrattenimento, né musica registrata o dal vivo”.
“Inizialmente abbiamo pensato ad uno scherzo, poi rileggendo con attenzione il verbale, abbiamo capito che, come in altre occasioni, questo è stato compilato e redatto ad opera d’arte. Probabilmente certo con una dose di superficialità sull’argomento trattato, ma sicuramente pensato con lo scopo di multare e intimidire uno spazio che ha fatto della cultura, della socialità e dell’interscambio tra le persone il proprio valore, la propria proposta.”
E, considerato il clima culturale che stiamo vivendo, come si fa a pensare il contrario?
“Con oltre 250 eventi in due anni, – continua la nota – che spaziano dalla promozione di nuovi musicisti con sempre musica originale, ai reading, alle mostre, alle performance, alla body art, all’intrattenimento multigenerazionale e internazionale, abbiamo con costanza, impegno e tanta/tantissima passione donato alle persone e alla città Cultura. Gratuitamente. Perché crediamo che solo dalla Cultura e dalla Contaminazione tra le persone possano nascere le belle idee ed essere fermamente contrastati movimenti d’odio, di paura, di ignoranza e di violenza che tanto proliferano in questo periodo storico. Esempio che siamo orgogliosi ci stiano copiando in numerose città. E allora perché, con le tantissime attività, eventi e programmazioni che lo spazio Off propone, sanzionarci proprio su una specifica programmazione e in specifico su “DUE PERSONE TRAVESTITE” che si esibivano, citando un decreto regio del 1931 che, guarda caso, pone l’attenzione sul “decoro” e “buon costume”?
Decreto approvato da Vittorio Emanuele III “per grazia di Dio e volontà della nazione”.
“Siamo sicure e sicuri – concludono – che questa azione sia un azione singola e/o dettata forse da altri interessi e che Bologna e il Comune di Bologna vogliano una bella città di cultura, di scambio, di persone, di contaminazioni, di crescita, di turismo e non un luogo di silenzio, di coprifuoco, di sole giacche e cravatte e di terrore.Faremo quanto possibile per tutelare i nostri collaboratori, lo spazio, gli eventi con l’aperto dialogo che ci ha sempre contraddistinti.Siamo sicuri della nostra resistenza culturale. Per la città.Tutta.”
Noi speriamo che sia la Polizia Municipale e sia il Comune chiariscano presto questa strana faccenda.