Circa 1500 persone hanno partecipato ieri, sabato 26 ottobre, alla manifestazione regionale Non è maltempo, ma crisi climatica , sfilando per le strade di Bologna da piazza dell’Unità fino a piazza Nettuno, in un evento che ha visto unite moltissime associazioni ambientaliste e comitati regionali. Guidati dalla Rete emergenza climatica e ambientale insieme a Legambiente, Comitato Besta e altri, i manifestanti hanno chiesto un cambiamento profondo nelle politiche e nei modelli produttivi per tutelare ambiente, salute e futuro.
“I fenomeni alluvionali di questo settembre e del maggio 2023 – scrivono, in particolare in Romagna e in Appennino, indicano con chiarezza che siamo di fronte ad una crisi climatica, che è il prodotto, in primo luogo, di un modello produttivo e sociale che ha scelto la crescita economica quantitativa a discapito dell’ambiente e della salute delle popolazioni. Nello stesso tempo la progressione della crisi climatica si sta facendo sempre più forte: il carattere irregolare delle precipitazioni con la crescita dei fenomeni estremi, l’aumento della temperatura dell’aria e dell’acqua sta impattando in termini fortemente negativi sull’agricoltura, sulle disponibilità idriche, sull’equilibrio degli ecosistemi e la salute della popolazione. Assistiamo da anni a un asservimento della politica a interessi economici e privati che hanno prodotto gli attuali squilibri sociali, economici, ambientali; squilibri che stanno minando le basi stesse della democrazia come testimoniato dalla sempre più ridotta partecipazione delle persone alla politica, politica che si è resa sempre più autoreferenziale”.
Le foto sono di Giovanna Dell’Acqua.
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