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Omaggio a Stefano Scodanibbio

Ripartono gli appuntamenti di Ensemble Arsenale, il più importante centro di gravità per la contemporaneità musicale a Treviso, con il tributo al leggendario contrabbassista.

Scritto da L.R. il 6 marzo 2019
Aggiornato il 17 marzo 2019

Foto di Alfredo Tabocchini

Chi se non l’Arsenale – lo straordinario ensemble musicale ed agitatore culturale di base a Treviso – poteva firmare un omaggio all’incommensurabile Stefano Scodanibbio? Il leggendario compositore e performer dal vivo era una figura minuta, sobria e fluida nei movimenti, quasi sovrastata dal contrabbasso con il quale danzava lentamente, abbracciata. L’opposto delle gigantesche strutture e mondi che era in grado di evocare, cesellando le componenti di ogni nota, schiudendone ogni petalo con il suo archetto. È stato lui il primo a del ‘900 a rivoluzionare ed inventare tecniche per lo strumento in grado di esplorare le armoniche prodotte dalla sua enorme cassa di risonanza, moltiplicandone le voci e la forza, incantando ed ipnotizzando il pubblico dell’epoca con una nuova unità temporale, fatta di lente trasmutazioni e liquefazioni. Il suo rivoluzionario sguardo musicale, che si è educato anche con Sciarrino e Walter Branchi, ha colpito da subito John Cage (da cui la celebre “Stefano Scodanibbio is amazing, I haven’t heard better double bass playing than Scodanibbio’s), ma anche Luigi Nono e Giacinto Scelsi, che hanno scritto musica pensata per il suo strumento, così come Bussotti, Donatoni, Estrada, Frith, Xenakis, tra gli altri..senza dimenticare le grandi stratificazioni armoniche con Terry Riley ed il suo pianoforte accordato in scala naturale o i numerosi tour con Marcus Stockhausen e la moglie Tara Bouman. Scomparso nel 2012 a soli 55 anni, Stefano Scodanibbio è una pietra miliare che il mondo ci ha invidiato a lungo, forse mai riconosciuto a dovere in Italia per la pienezza e vastità del suo contributo. Il programma della serata è molto denso, parte con il contrabbassista Francesco Platoni ed il pianista Federico Nicoletta, seguito da“Ultravox I” per contrabbasso e live electronics di Stefano Pierinii e la Sonata per contrabbasso e pianoforte di Sofija Gubajdulina.